Le opportunità della Solar Belt per aiutare le imprese. Se n’è parlato a Rimini
Per il presidente di Italia Solare si tratta di uno strumento utile per quelle imprese che non hanno spazio sui tetti
Tra le recenti novità del panorama del fotovoltaico c’è la norma denominata Solar Belt: se n’è parlato a Key Energy in un incontro a cura di Italia Solare e del Comitato Tecnico Scientifico Key Energy. "La Solar Belt - ha commentato Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare - è uno strumento particolarmente utile per favorire la realizzazione di impianti per autoconsumo a servizio di quelle imprese che non hanno abbastanza spazio sui tetti e alleviare così il peso della bolletta energetica. La dimostrazione dell'opportunità che si è creata per le imprese, soprattutto in questo periodo di prezzi dell'energia alle stelle, è l'elevato numero di progetti che stanno nascendo".
Cos’è la Solar Belt
Con questo provvedimento vengono dichiarate immediatamente idonee all’installazione di impianti fotovoltaici, purché senza vincoli culturali, le aree - anche agricole - adiacenti (entro 300 metri) ai centri di consumo di energia per uso produttivo, quali gli impianti industriali e le zone a destinazione industriale, artigianale e commerciale. Su queste aree sarà sufficiente depositare al Comune una semplice Dichiarazione asseverata di inizio lavori (DILA) per installare impianti fino a 1 MWp. Rimanendo nel limite di 3 km dalle aree produttive la potenza installabile con PAS ed esenzione da screening in assenza di vincoli sale a 20 MWp se in modalità agrivoltaica, mentre per gli impianti di taglia superiore sarà necessaria l’Autorizzazione Unica.