Osservatorio, meno 16% per il fotovoltaico nei primi quattro mesi del 2020
Per l’osservatorio di ANIE Rinnovabili, nel mese di aprile il comparto si è completamente fermato: sono entrati in esercizio solo 7 MW. L’idroelettrico è l’unico comparto in crescita
Calano complessivamente dell’8% nei primi quattro mesi del 2020 le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico, che raggiungono complessivamente 186 MW di potenza: -16% per il fotovoltaico, -35% per l’eolico e +234% per l’idroelettrico. Nel solo mese di aprile il comparto si è completamente fermato, essendo entrati in esercizio solo 7 MW di nuovi impianti. Lo evidenzia l’Osservatorio FER realizzato da ANIE Rinnovabili, associazione di Federazione ANIE.
La novità è che la locomotiva del fotovoltaico si è completamente fermata, con soli 2,7 MW di nuovi impianti per gli effetti del lockdown, mentre è difficile valutare quanto abbia inciso quest’ultimo sui comparti di eolico e di idroelettrico, dato che solitamente entrambi i comparti registrano performance altalenanti dipendenti dall’andamento delle aste e dei registri. Sicuramente, come testimonia l’andamento delle assegnazioni al secondo bando del DM FER 4 luglio 2019, il comparto soffre fortemente lo stallo degli iter autorizzativi. C’è molto da lavorare, ma in primis occorre che agli indirizzi strategici corrispondano comportamenti coerenti. Nonostante il Governo indichi la necessità di traguardare gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, i ministeri competenti continuano ad adottare procedure di autorizzazione non coordinate, come le recenti deliberazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri che hanno bloccato gli iter di alcuni impianti del comparto eolico e fotovoltaico sulla base di posizioni discordanti tra Sviluppo Economico, Ambiente e Beni Culturali. Se si continuerà su questa strada sarà veramente arduo raggiungere gli obiettivi individuati dalla strategia energetica del nostro paese.
Fotovoltaico
Si ferma il fotovoltaico nel mese di aprile 2020 con soli 2,7 MW di nuove installazioni. Complessivamente si registrano 118 MW di nuove installazioni FV, corrispondenti a 11.316 impianti (-35% rispetto al 2019). La flessione del mese di aprile 2020 è tutta da ricondurre al lockdown. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono Campania, Molise, Sicilia e Valle d’Aosta, mentre quelle con il maggior decremento sono Abruzzo, Lazio e Toscana. La regione che ha registrato il maggior incremento in termini di unità di produzione è la Valle d’Aosta, mentre quelle con il maggior decremento sono Abruzzo, Lombardia, Piemonte e Toscana. Le installazioni di potenza inferiore ai 20 kW costituiscono il 45% del totale, mentre il 64% delle nuove installazioni è di taglia uguale o superiore ai 10 kW.
Eolico
Complessivamente in calo il contributo dell’eolico, che resta fermo nel 2020 a 33 MW, dato che nel mese di aprile, come avvenuto a gennaio 2020, non ci sono state nuove attivazioni. Si registra una riduzione (-56%) nei primi quattro mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 del numero di unità di produzione. Per quanto riguarda la diffusione territoriale, la maggior parte della nuova potenza connessa (72%) è localizzata nelle regioni del Sud Italia.
Idroelettrico
L’idroelettrico risulta l’unico comparto in crescita nel 2020, con 34 MW complessivi (+4,5 MW ad aprile). Da segnalare l’attivazione di un impianto da 4,4 MW in Piemonte in provincia di Alessandria nel mese di aprile 2020. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento di potenza rispetto all’anno precedente sono Lombardia e Veneto. Gli impianti idroelettrici di taglia inferiore a 1 MW connessi nel 2020 costituiscono il 20% del totale installato. Confrontando i primi quattro mesi del 2020 con lo stesso periodo del 2019, si registra un aumento del 36% del numero di unità di produzione connesse.
Mercato elettrico
Nel mese di aprile 2020 si registra una riduzione del PUN e dei prezzi zonali rispetto al 2019. Dall’analisi dei dati, l’ulteriore riduzione del PUN rispetto al mese di marzo è da imputare, oltre che all’andamento del prezzo del gas e all’incremento della produzione da fonte rinnovabile, soprattutto al calo della domanda determinato dalle misure di lockdown in tutta Italia. Per quanto riguarda MSD ex-ante (Mercato Servizi Dispacciamento ex-ante) e MB (Mercato Bilanciamento) si sono registrate riduzioni nei prezzi medi a scendere e nei prezzi medi a salire rispetto al 2019.