Parbleu! Il governo francese torna a scommettere sul fotovoltaico
Il ministero dell’Ambiente presenta un nuovo bando di gara per 400 megawatt, che sarà lanciato a breve. Verranno anche introdotte nuove tariffe da maggio a ottobre per l’energia prodotta con pannelli realizzati in Europa. Negli ultimi due anni il comparto solare francese ha perso il 50% dei posti di lavoro
La Francia punta forte sul rilancio del fotovoltaico. In una conferenza stampa, il ministro dell'Ecologia Delphine Batho ha annunciato le misure di sostegno all'industria solare, promesse da tempo, tra cui una nuova gara di 400 megawatt e il varo di tariffe agevolate dell'elettricità per favorire i pannelli europei.
In particolare, il ministro ha detto di aver presentato alla Commissione per l'Energia un progetto di gara d'appalto per nuovi parchi fotovoltaici per un totale di 400 megawatt, pari a circa un quarto di un reattore nucleare Epr. La metà sarà riservata ai progetti “innovativi” (solare a concentrazione o a inseguimento) e l'altra metà a tetti e pensiline. Sempre nel 2013 - ha promesso la signora Batho - sarà lanciato anche un secondo bando di gara.
L'altra misura principale del piano del governo è quella di abbassare da maggio a ottobre le tariffe a cui Edf acquista energia elettrica da fonte solare proveniente da pannelli rigorosamente "made in Europe".
Queste misure, definite “di emergenza”, erano state promesse dal Comitato esecutivo nel mese di settembre ed erano attese da tempo dall’industria francese, in crisi per la forte concorrenza cinese e per la riduzione degli incentivi avvenuta alla fine del 2010. Secondo le stime dell'Agenzia per l'ambiente e la gestione dell'energia (ADEME), in Francia tra il 2010 e il 2012 i posti di lavoro persi nel settore fotovoltaico sono stati 14.500, quasi la metà degli addetti. I principali sindacati di settore, l'Unione delle Energie Rinnovabili (Res) e Enerplan, presenti all’incontro, si sono detti moderatamente soddisfatti. “Un migliaio di megawatt è più o meno quello che è stato installato nel 2012, ma si deve capire che partiamo da dati molto bassi”, ha detto Jean-Louis Bal, presidente del RES.