Parco eolico a Rimini, Legambiente chiede di fare presto
Dopo le prime proteste degli enti locali per la sua vicinanza alla riva, è stata presentato una revisione che prevede l’intallazione delle pale a 9 miglia dalla costa
Continua, nel territorio riminese, il dibattito sul progetto del parco eolico off-shore proposto dall'azienda Energia Wind 2000 che, dopo le prime proteste degli enti locali per la sua vicinanza alla riva, ha presentato una revisione con le pale a 9 miglia dalla costa.
L’opposizione locale
Parte della classe politica locale ha mostrato aperture verso questa alternativa, ma vuole comunque vederci meglio. Legambiente Emilia-Romagna, invece, è da tempo sicura della necessità dell'opera in un'ottica green e torna ad esortare gli amministratori locali a non essere d'intralcio all'iter di approvazione.
Legambiente: basta stillicidio di richieste
"Si fermi questo stillicidio di richieste e si realizzi presto l'impianto", affermano gli ambientalisti, che ritengono "inaccettabili e irresponsabili le continue richieste della politica locale". "È una bruttissima pagina di dibattito pubblico", prosegue Legambiente E-R, per la quale "mettere in contrasto l'energia pulita e gli interessi del settore turistico è decisamente anacronistico, come dimostrano gli effetti dei cambiamenti climatici sempre più evidenti sul territorio". La tecnologia in questione, aggiungono gli ambientalisti, "è stata indicata tanto dal Governo quanto dalla UE come la principale strada per ridurre nel medio termine la dipendenza dalle forniture di gas Russo insieme all'installazione di nuovi impianti fotovoltaici".