Rinnovabili in Borsa - Irex in affanno in un mercato in trasformazione
L’indice Irex perde terreno, registrando un calo di cinque punti percentuali rispetto a inizio giugno. Ancora una volta, tuttavia, l'andamento di Borsa non rispecchia gli aspetti industriali
di Alessandro Marangoni*
Nelle ultime settimane i mercati hanno registrato un trend altalenante. Le Borse hanno scontato l’annuncio del presidente della Fed relativo ad un possibile ridimensionamento del programma di quantitative easing entro fine anno. I listini hanno perso ulteriormente terreno a causa delle rinnovate tensioni sul debito europeo. Da un lato, la crisi politica in Portogallo diviene sempre più grave e mette a rischio le misure di austerità concordate con la Troika, dall’altro, il Fmi ha minacciato di sospendere gli aiuti ad Atene. Prosegue la frenata dell’economia con la contrazione dell’indice Pmi relativo al settore non manifatturiero cinese, che si è ridotto raggiungendo il livello più basso negli ultimi nove mesi. Si sono tuttavia registrati recuperi dovuti a dati incoraggianti dagli Stati Uniti: aumento delle vendite al dettaglio di maggio e riduzione delle richieste di disoccupazione. Inoltre, le Borse europee hanno accolto positivamente l'annuncio che la BCE manterrà bassi i tassi per un periodo esteso.
In Italia, l’indice All Share è diminuito di quattro punti percentuali. Le altre Borse europee registrano risultati differenti: CAC (+1%), DAX (-1%), IBEX (-2%).
Il settore energetico ha risentito del peggioramento della situazione in Egitto, che ha provocato un aumento delle quotazioni del greggio durante il mese di giugno. I prezzi sono infatti aumentati fino al 18 giugno per poi diminuire drasticamente. Il calo del costo del barile è imputabile alle possibilità di una riduzione delle misure di quantitative easing e quindi della speculazione. L’indice FTSE Oil&Gas subisce una flessione di nove punti percentuali.
Anche l’indice Irex perde terreno, registrando un calo di cinque punti percentuali rispetto a inizio giugno. Ancora una volta, tuttavia, l'andamento di Borsa non rispecchia gli aspetti industriali. Le aziende Irex, infatti, proseguono nelle strategie di consolidamento e di adattamento alle trasformazioni del mercato.
Alerion Clean Power ha ceduto delle controllate nel comparto fotovoltaico. L’operazione si colloca nella strategia di focalizzazione delle attività nel settore eolico. TerniEnergia, viceversa, ha sottoscritto un’intesa con Edf En Italia per l'acquisto di impianti fotovoltaici, detenuti in joint venture dalle due società. L’azienda umbra ha inoltre siglato un accordo con Prelios Sgr per la creazione di un fondo immobiliare, che investirà in asset nelle energie rinnovabili. Dinamico appare infatti il secondary market degli impianti fotovoltaici, che vede attivi numerosi investitori finanziari internazionali.
L'assetto del settore sta cambiando e, con esso, muta anche l’approccio agli investimenti. Come è emerso anche dall’Irex Annual Report, il progressivo calo delle nuove installazioni conseguente al comprimersi dei margini di profittabilità e alla saturazione del mercato italiano hanno indotto le imprese a sviluppare nuove strategie. Cambiano anche i modelli di business di alcune imprese e il loro approccio allo sviluppo di nuovi progetti. Le ristrettezze imposte dal credit crunch e il ridursi di committenti per la costruzione di nuovi impianti spinge molti operatori a realizzare progetti in proprio da collocare successivamente sul mercato secondario, piuttosto che a stringere accordi con partner finanziari per il co-investimento in nuovi impianti.
*Alessandro Marangoni è amministratore delegato di Althesys, la società di consulenza che cura l’indice Irex