Il rinnovo del parco eolico in Puglia vale una ricaduta sull’indotto di 135 milioni di euro all’anno
e2i, ANEV e assoRinnovabili auspicano una semplificazione degli iter autorizzativi per il rinnovamento degli impianti al fine di cogliere tutte le opportunità economiche e ambientali per il territorio
Meno pale eoliche e minore sfruttamento di suolo occupato di circa 170 km2, a fronte di una ricaduta economica sull’indotto di 135 milioni all’anno, un incremento occupazionale di oltre 1.600 addetti e un contributo alla riduzione delle emissioni globali pari a 2,7 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. Sono questi alcuni dei benefici attesi dal rinnovo del parco eolico pugliese, contenuti nello studio Althesys presentato da Alessandro Marangoni nel convegno “Il rinnovo del parco eolico. Opportunità per il territorio”, organizzato da e2i Energie Speciali – il polo nel settore delle rinnovabili di Edison e F2i - ANEV e assoRinnovabili con il patrocinio del Presidente della Giunta della Regione Puglia.
A quasi 20 anni dalla realizzazione dei primi parchi eolici in Puglia, si prefigura l’opportunità del loro rinnovo attraverso la sostituzione degli aerogeneratori esistenti con quelli di nuova generazione, che sono più efficienti e permettono di ridurre il numero di pale nei parchi eolici. Lo studio individua due orizzonti temporali, una prima fase al 2020 e una seconda al 2032, quando si ipotizza possa essere completato il processo di rinnovamento, portando la produzione di energia elettrica da fonte eolica in Puglia a 6,9 TWh all’anno, contro i 4,3 TWh attuali. Processo che contribuirà a non far perdere alla Puglia il vantaggio competitivo nella produzione da fonti rinnovabili rispetto al resto del Paese e favorirà il raggiungimento degli obiettivi previsti nell’accordo sul clima siglato a Parigi durante la Cop21.
“e2i è un operatore storico in Puglia – ha ricordato l’amministratore delegato di e2i Giuseppe Noviello - perché è proprio qui che abbiamo sviluppato i nostri primi parchi. Vorremmo crescere su questo territorio valorizzando il patrimonio di esperienze e competenze maturate nel tempo. Le iniziative di rinnovo dei parchi rivestono un grande valore per il territorio, oltre che per gli operatori del settore e per il sistema nel suo complesso. Ci auguriamo che la riflessione avviata oggi diventi un contributo fattivo al confronto tra operatori e istituzioni in favore di una semplificazione normativa e uno snellimento dei percorsi autorizzativi”.
“Affrontare un tema come quello del rinnovamento eolico in Puglia – ha dichiarato il presidente di ANEV Simone Togni - è fondamentale oggi per consentire al settore di esprimere al meglio tutte le sue potenzialità e i suoi benefici sul territorio regionale. Adeguare le normative regionali per consentire agli operatori eolici di svolgere le proprie attività in un quadro più snello e semplificato in tema di rinnovamento degli impianti, significa dare una spinta decisiva al raggiungimento degli obiettivi internazionali di riduzione di CO2 oltre che cogliere un’opportunità in termini di sviluppo, occupazione e benefici ambientali”.
“Negli ultimi anni – ha sottolineato Agostino Re Rebaudengo, presidente di assoRinnovabili - il Governo ha enormemente penalizzato il rinnovo e l’efficientamento del parco eolico italiano: allo stato dei fatti gli operatori non possono, né potranno realizzare nessun intervento volto a migliorare la produttività o a rinnovare la tecnologia utilizzata. Ciò porterà alla progressiva chiusura degli impianti attualmente in esercizio. Occorre invertire il senso di marcia: l’attuale parco eolico costituisce infatti un valore per il sistema e, se opportunamente rinnovato, potrebbe continuare a produrre energia verde a un costo minore e con un impatto ambientale e paesaggistico nullo, con evidenti vantaggi anche in termini di inquinamento atmosferico e riduzione della CO2”.
Al termine dell’iniziativa è stata presentata dal presidente di e2i Marco Peruzzi la ‘Carta del rinnovamento eolico sostenibile’, documento sottoscritto dai principali operatori del settore, Anci e Legambiente. La Carta indica regole operative, procedure e best practice volte a garantire efficacia e trasparenza nei progetti di rinnovamento del parco eolico esistente, attraverso la semplificazione degli iter autorizzativi e la condivisione di criteri e modalità di attuazione con tutti gli attori pubblici e privati coinvolti.