Rossi: il governo giallo-verde non prevede il sostegno alla geotermia
Lo ha raccontato il presidente della Regione Toscana al termine dell'incontro al Mise richiesto dalle Regioni per discutere dell'esclusione della geotermia dal decreto Fer-2. Non è nel contratto di governo
"Oggi abbiamo appreso che il contratto di programma Lega-5 Stelle non prevede che l'energia geotermica venga agevolata. Questo significa uno stallo negli investimenti, con effetti negativi sul piano occupazionale e sui controlli ambientali, che coinvolgeranno intere aree della Toscana. Voglio ribadire che, di fronte a questo scenario, continuerà la lotta e la mobilitazione dei cittadini e dei lavoratori delle aree geotermiche e l'impegno di Regione e istituzioni per approvare la legge che è già in discussione in Consiglio: una legge fortemente innovativa, che dà totali garanzie sul piano ambientale". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al termine dell'incontro al Mise richiesto dalle Regioni per discutere dell'esclusione della geotermia dal regime di agevolazioni previsto dal decreto sulle rinnovabili. Erano presenti anche l'assessore all'ambiente Federica Fratoni, il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni, in rappresentanza dei sindaci delle aree geotermiche, e il direttore della Direzione energia della Regione Toscana, Edo Bernini.
"Abbiamo chiarito al tavolo - sottolinea Rossi - che per il Titolo V della Costituzione l'energia è materia concorrente e quindi la Regione ha potestà legislativa. L'altro tema che abbiamo sollevato con grande chiarezza è quello che riguarda la determinazione delle royalties destinate ai territorio. La scelta spetta al Ministero dello sviluppo economico e la nostra preoccupazione è che nessuno voglia mettere le mani su ciò che Enel distribuisce ai Comuni.
"Il mio timore - dice l'assessore Fratoni -, è che questo intervento normativo, se dovesse essere inserito nel Fer 2, metterebbe insieme tecnologie diverse, per un verso non incentivando a sufficienza l'alta entalpia, che è la vera frontiera per arrivare alla toscana carbonfree, e dall'altro schiacciando le possibilità di insediamento della media entalpia, che è una frontiera tutto innovativa da scoprire per le quali ci sono già istanze di realizzazione di impianti".
Sono 17 i Comuni geotermici toscani, suddivisi tra le Province di Pisa, Siena e Grosseto. La Toscana è il cuore della produzione geotermoelettrica italiana, con più di 30 centrali per una potenza installata di quasi 900 megaWatt. Gli occupati diretti sono 650 e quelli dell'indotto circa 2000. Se si considerano i fornitori dei fornitori, il totale arriva intorno alle 3000 unità.