Scenario economico incerto: Irex sull’ottovolante
L’indice borsistico delle rinnovabili perde terreno, registrando un calo del 3% rispetto a inizio maggio. Una flessione ascrivibile alla pubblicazione dei risultati aziendali del primo trimestre 2013, oltre che alla generale congiuntura negativa
di Alessandro Marangoni*
Il mese di maggio è stato caratterizzato da un andamento contrastato dei mercati. A pesare sui listini, i timori che la Fed allenti la sua politica di quantitative easing e la pubblicazione di dati sulla contrazione del settore manifatturiero cinese. Le Borse del vecchio continente hanno beneficiato però della pubblicazione di alcuni indici come Ifo (indice sulla fiducia delle imprese in Germania) e Redbook (indice statunitense relativo alle vendite al dettaglio) superiori alle attese del mercato. Si sono registrati ulteriori recuperi dovuti alle raccomandazioni adottate dalla Commissione UE per l’uscita dalla procedura di deficit eccessivo per Italia, Lettonia, Ungheria, Lituania e Romania. In Italia, il Ftse All Share rimane invariato da inizio maggio ad oggi (7 maggio - 4 giugno). Le principali borse europee registrano risultati differenti tra loro: Dax (+1%), Cac (invariato), Ibex (-2%).
Il settore energetico tradizionale ha risentito dei segnali di raffreddamento della crescita cinese e dell’aumento delle riserve del petrolio e della benzina negli Stati Uniti. Il mercato petrolifero presenta un’offerta abbondante e una domanda il cui incremento è frenato dalle persistenti difficoltà delle economie occidentali. I prezzi del greggio stanno nuovamente attraversando una fase di debolezza. Nel corso del mese di maggio infatti il Brent ha segnato i 100 dollari al barile mentre il Wti i 92. L’indice Ftse Oil & Gas ha subito una flessione di cinque punti percentuali nel medesimo periodo.
L'andamento dell'Irex - Anche l’indice Irex perde terreno, registrando un calo del 3% rispetto ad inizio maggio. Tale flessione, oltre che alla generale congiuntura negativa, è probabilmente ascrivibile alla pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2013. In particolare TerniEnergia (-2%) ha registrato una diminuzione del fatturato (rispetto a marzo 2012), condizionata anche dall'avvio di cantieri che ancora non si riflettono sui risultati del periodo. Alerion Clean Power ha seguito il medesimo trend (-4%) nonostante abbia chiuso il trimestre con ricavi operativi in salita del 6,6%. Le altre società Irex registrano invece risultati positivi. Kr Energy, in una sola seduta (quella del 27 maggio) ha guadagnato oltre 26 punti percentuali, portando la performance da inizio anno a +93%. La società ha avviato nell’ultimo anno un ampio processo di ristrutturazione, focalizzandosi sui settori più promettenti e dismettendo le attività meno profittevoli. Ha infatti acquisito due società (Fimas e Anghiari) titolari di tre centrali idroelettriche e ha ceduto Suneletrics, specializzata nella realizzazione di impianti fotovoltaici. Performance positive hanno segnato anche i titoli di Ergycapital, saliti del 20%, e Falck Renewables del 5%. Quest’ultima ha presentato il nuovo piano di investimenti, che prevede un focus maggiore sul settore dei rifiuti anziché sul comparto eolico.
Internazionalizzazione e nuovi spazi di mercato - Nel quadro del processo di ristrutturazione che caratterizza il settore, le pure renewable, oltre a ottimizzare la gestione degli asset già posseduti, stanno attuando strategie di diversificazione del proprio portafoglio. Accanto all’internazionalizzazione, stanno cercando nuovi spazi di mercato nel settore ambientale (Terni e Kinexia) e in segmenti contigui alle rinnovabili, come l'efficienza energetica (TerniEnergia), i sistemi di gestione e diagnostica e le smart grid.
*Alessandro Marangoni è amministratore delegato di Althesys, la società di consulenza che cura l’indice Irex