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Semplificato l’iter per l’installazione di impianti fotovoltaici nelle cave

where Roma when Mer, 01/06/2022 who roberto

La conversione in legge del cosiddetto DL Ucraina velocizza gli iter autorizzativi. Federbeton: una misura da allargare ai siti ancora attivi

Semplificato l’iter per l’installazionecave-fotovoltaico.jpg di impianti fotovoltaici nelle cave di calcare e argilla dismesse. La conversione in legge del cosiddetto DL Ucraina (Dl 21 marzo 2022, n.21) dà nuovo impulso alla transizione ecologica. Gli iter autorizzativi per installare impianti fotovoltaici nelle cave dismesse diventano più rapidi e coinvolgono direttamente i Comuni interessati. Lo rende noto Federbeton, rappresentativa della filiera del cemento e del calcestruzzo, nonché dei componenti e strutture per le costruzioni che accoglie con favore la semplificazione e si dichiara pronta a investire nella produzione di energia rinnovabile, tassello importante della strategia di decarbonizzazione del settore.

Le ambizioni
Tuttavia, le potenzialità e ambizioni del comparto vanno oltre: la filiera, impegnata nel percorso verso la carbon neutrality al 2050 con 4,2 miliardi di euro di investimenti, chiede che le Istituzioni nazionali promuovano l’estensione di tale semplificazione anche a quelle porzioni di cave attive e già sfruttate, che potrebbero ospitare fin da subito impianti fotovoltaici con benefici immediati per l’ambiente e per l’indipendenza energetica del Paese. Le risorse del Recovery Fund aprono alla possibilità di ripensare in chiave sostenibile le infrastrutture, le grandi opere e le città del futuro. La filiera del cemento è il primo fondamentale anello di questa catena. Fortemente colpita dal caro energia, l’industria è pronta a fare la propria parte per una transizione ecologica coerente col proprio percorso, coi propri valori e con le necessità, economiche e ambientali, del Paese per permettere allo stesso di dotarsi di una rete infrastrutturale solida, sostenibile e costruita con materiali a Kilometro Zero. “Come Federbeton abbiamo recentemente presentato la strategia per la decarbonizzazione: un impegno al 2050 che tra le leve prevede anche l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile – commenta Roberto Callieri, Presidente di Federbeton –. È per questo motivo che accogliamo con favore la semplificazione e chiediamo di estenderne i benefici anche alle porzioni già coltivate delle cave tutt’ora attive. Come settore, siamo pronti ad attivarci concretamente su circa 1000 ettari di superficie, un intervento che porterebbe ad una diminuzione di CO2 di circa mezzo milione di tonnellate”.

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cave-fv