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Il sì all’eolico nel Mugello. Il Tar Firenze boccia il ricorso dei paesaggisti. Tutti i dettagli

where Barberino del Mugello (Firenze) when Mer, 17/01/2024 who roberto

Dopo molti anni di inchieste pubbliche e conferenze servizi, il tribunale amministrativo di primo grado dà il via libera al progetto Agsm Verona

Il parco eolio nel Mugello s’haeolico-appennino.jpg da fare. Lo ha sancito il Tar Toscana che ha definito dato ragione all’utility veneta Agsm-Aim che da anni cerca di realizzarlo definendo in maniera perentoria il ricorso come “improcedibile, inammissibile e infondato”. Insomma, una decisione che potrebbe convincere i proponenti, l’associazione Italia Nostra, il Fai e il Comune di San Godenzo, di rinunciare a chiamare in causa anche il Consiglio di Stato per far cambiare le sorti al progetto (notizia dell'ultima ora: hanno fatto ricorso ndr).
 
L’iter
Dopo un iter autorizzativo lungo più di 4 anni, con 8 sedute per un’inchiesta pubblica e altrettante per la conferenza di servizio, si è forse giunti a compimento di un percorso tortuosissimo. Prima ancora dei ricorsi, e a valle di questo percorso, nel febbraio 2022 era arrivato il via libera della Regione, che è costato all’assessora all’Ambiente Monia Monni gli attacchi dei comitati, della soprintendenza e del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. Nel settembre dello stesso anno è poi dovuto intervenire direttamente il Consiglio dei ministri, su proposta del premier Mario Draghi, per dare il via libera al progetto.
 
Il perché della sentenza
Ed è proprio questo intervento risolutivo perché - come ci spiega lo studio legale Dla Piper che ha seguito la vicenda per conto dell’azienda realizzatrice Agsm Aim - “in materia di autorizzazione alla realizzazione di parchi eolici, il Governo, nel caso in cui con delibera del Consiglio dei Ministri rigetti l’opposizione della soprintendenza dei Beni culturali e ambientali, esercita poteri di alta amministrazione e il relativo provvedimento finale (come la delibera del Consiglio dei Ministri) conclude il procedimento autorizzativo. Laddove si voglia contestare il provvedimento autorizzativo, è quindi indispensabile, ai fini dell’ammissibilità dei ricorsi, impugnare tempestivamente anche il suddetto provvedimento governativo”.
 
L’impianto
Il futuro impianto eolico di Monte Giogo prevede l’installazione di sette aerogeneratori con una potenza complessiva pari a 29,6 MW. Il diametro del rotore sarà compreso tra i 130 ed i 138 metri. I Comuni coinvolti sono Vicchio e Dicomano, con opere accessorie anche nei territori di Rufina e San Godenzo.
 
I commenti
“Mai avuto dubbi sull'esito della sentenza data la robustezza dell'iter autorizzativo ampio, profondo e dettagliato. Già il pronunciamento ambientale positivo e l'autorizzazione unica rilasciata dalla Regione Toscana inattaccabili. La decisione della Regione Toscana era stata per altro convalidata all'unanimità dal Consiglio dei ministri dopo un’ulteriore attenta valutazione”, si legge in un commento di Agsm-Aim. Il Tar non si è limitato ad un rigetto per motivi formali "ma ha ripercorso le scelte compiute nell'arco dell'iter e, alla luce di queste, ha ritenuto infondati tutti i motivi riportati dai ricorrenti”.
“La sentenza del Tar toscano – ha detto l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni – ha riconosciuto la correttezza del procedimento condotto dagli uffici regionali, rilevando in particolare che è stata svolta una corretta ponderazione degli interessi pubblici, ritenuti prevalenti. Ringrazio dunque i nostri tecnici per l’efficace lavoro svolto. Il giudizio espresso dal tribunale amministrativo regionale considera sia gli studi e le elaborazioni effettuate dall’azienda che ha proposto l’impianto, sia le misure di mitigazione e monitoraggio e le misure prescrittive imposte in sede di Conferenza dei servizi. Dunque il parco eolico di Monte Giogo di Villore sarà realizzato e questa è una buona notizia per la salute dell’ambiente e per la lotta ai cambiamenti climatici. Chi contrasta lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili fa un danno all’ambiente e a quello stesso paesaggio che dice di voler difendere. Questa sfida epocale non può essere rinviata e passa unicamente dalle scelte sostenibili e lungimiranti che compiamo oggi”.

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