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Sistemi di accumulo. Corrono le connessioni stand-alone, frenata dei piccoli impianti

where Monza when Mer, 11/09/2024 who roberto

I dati del primo semestre. La potenza complessiva nazionale raggiunta è pari a 4,50 GW per una capacità totale di 9,62 GWh. Lombardia e Veneto in testa. Negli ultimi mesi si assiste ad una diminuzione a causa del venire meno del Superbonus. Il commento di Italia Solare

Nei primi sei mesi in Italia sonoaccumulo.jpg stati collegati 650.007 sistemi di accumulo, con una potenza complessiva pari a 4,50 GW e una capacità complessiva pari a 9,62 GWh. I dati, elaborati da Italia Solare, sono stati forniti da Terna.

 
Potenza cumulata
L’83% della capacità totale connessa è attribuibile ad accumuli associati a impianti fotovoltaici e, in particolare, l’82% è relativa ad accumuli di capacità inferiore a 50 kWh connessi a impianti fotovoltaici. La restante capacità è imputabile a 15 accumuli stand-alone per un totale di 1,53 GWh (466 MW) e ad accumuli associati a impianti termoelettrici ed eolici rispettivamente per 56 MWh (68 MW per un totale di 10 impianti) e 2 MWh (2 MW e 2 impianti).
 
I numeri nelle regioni
Con rifermento ai soli accumuli associati a impianti fotovoltaici, tra le regioni rimane in testa la Lombardia che detiene il primato per la quota maggiore di connessioni, che equivalgono a 1.454 MWh. A seguire il Veneto con 1.081 MWh, l’Emilia-Romagna con 749 MWh, il Lazio con 577 MWh e il Piemonte con 568 MWh. 
La capacità connessa nelle cinque regioni risulta essere oltre il 55% di quella totale relativa ai soli accumuli associati a impianti fotovoltaici.
La capacità di accumuli stand-alone, invece, risulta essere distribuita principalmente al Nord Italia, ma interessa anche le regioni del Sud: Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Umbria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna. Sono 8 gli accumuli connessi nella zona di mercato Nord, per un totale di 1.456 MWh, ovvero il 95% della totale capacità di accumuli stand-alone.
“Per quanto riguarda i sistemi di accumulo stand-alone alle unità Fast Reserve si stanno aggiungendo le unità remunerate nell’asta capacity market per l’anno di consegna 2024. esse si rendono progressivamente operative anche sui mercati elettrici, partendo da quelli dell’energia per arrivare al mercato dei servizi di dispacciamento. Va ricordato che in parallelo si sta aggiornando il codice di rete, a seguito dell’entrata in vigore del tide, anche per meglio valorizzare il contributo dei nuovi asset di accumulo che si stanno connettendo al sistema elettrico italiano”, ha commentato Fabio Zanellini co-coordinatore del GdL Accumuli e Idrogeno di Italia Solare.
 
Un primo calo
Osservando la capacità connessa trimestralmente, relativa ad accumuli con capacità inferiore a 50 kWh associati a impianti fotovoltaici si nota per la prima volta, da un anno a questa parte, un calo della capacità connessa che fra il Q1 2024 e il Q2 2024 raggiunge addirittura un -30%. Gli effetti della fine del Superbonus 110% e del blocco della cessione del credito, che hanno impattato negativamente il mercato del settore residenziale negli ultimi mesi, nel Q2 2024 si sono quindi tradotti in una riduzione delle connessioni non trascurabile.  In merito alla capacità connessa trimestralmente relativa ad accumuli con capacità superiore a 50 kWh associati a impianti fotovoltaici, che possono essere classificati come accumuli C&I è stato registrato un incremento del 27% fra il Q4 2023 e il Q1 2024 e un incremento del 118% fra il Q1 2024 e il Q2 2024. Sebbene la capacità connessa cumulata relativa agli accumuli C&I sia ancora bassa, ovvero pari a 108 MWh, il settore sta crescendo rapidamente. Infatti, il 44% dei 108 MWh di capacità connessa cumulata, ovvero 48 MWh, è stato connesso nei solo primi sei mesi del 2024.

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