Storico! È stato immesso per la prima volta biometano nella rete SNAM
Il gas, proveniente dalla bergamasca Montello spa, è stato prodotto dai rifiuti organici della raccolta differenziata
Dal 30 giugno scorso, nell’azienda bergamasca Montello spa, è entrato in funzione il primo impianto in grado di immettere biometano nella rete di trasporto nazionale.
La produzione annua di biometano prevista a regime sarà di circa 32 milioni di standard metri cubi, che rappresenta l'equivalente quantitativo di biocarburante per una percorrenza di circa 640 milioni di chilometri da parte di "autoveicoli bio".
Si tratta del primo esempio di impianto industriale presente in Italia in grado di produrre biometano esclusivamente dal trattamento dei rifiuti organici della raccolta differenziata urbana; la produzione oraria è pari a 3750 Smc di biometano,
Dal trattamento combinato di digestione anaerobica e compostaggio dei rifiuti organici, la Montello S.p.A. - azienda leader a livello nazionale ed europeo nel recupero e riciclo dei rifiuti organici da raccolta differenziata (FORSU) - produce da dieci anni biogas utilizzato per generare energia elettrica (12,8 MWh) e termica (11,8 MWh), oltre a un fertilizzante organico di elevata qualità, utilizzato in agricoltura in sostituzione dei fertilizzanti chimici.
Il nuovo impianto, che recupera fattivamente l'umido organico prodotto da circa 6 milioni di abitanti (equivalente al 60% dell'intera Lombardia), non solo non avrà emissioni in atmosfera, ma è anche il primo impianto in Italia "Carbon Negative": esso, infatti, recupera dal biogas generato (composto da circa il 60% di metano e da circa il 40% di CO2), anche 38.000 ton/anno di anidride carbonica (CO2 liquida), destinata ad uso tecnico ed alimentare.
Dal trattamento di 600.000 tonnellate di rifiuti organici vengono prodotte anche circa 90.000 tonnellate/anno di fertilizzante organico, utilizzato in agricoltura.