Studio Bloomberg, Italia primo paese per impianti Fv venduti nel 2011
Dalla ricerca dal titolo “The solar portfolio hunters: focus on the acquisition and valuation of solar assets” emerge che il Belpaese è stato quello più attivo anche se le cinque transazioni più grosse sono avvenute negli Usa e che a causa della crisi il valore delle vendite è crollato del 44% con il dimezzamento del prezzo del modulo fotovoltaico
Lo si sapeva da tempo, ma ora la conferma arriva anche dagli Stati Uniti. L’Italia è stato nel 2011 il primo Paese al mondo per numero di impianti fotovoltaici venduti: circa 540 megawatt di potenza. Un risultato “sicuramente legato agli incentivi del governo”, ha scritto Michael Liebreich, direttore esecutivo di Bloomberg New Energy Finance. “Grazie agli aiuti statali le aziende si sono create una serie di asset che ora vorrebbero utilizzare per nuovi progetti”. Lo studio, dal titolo “The solar portfolio hunters: focus on the acquisition and valuation of solar assets”, ha preso in esame 221 atti di compravendita nel mercato del fotovoltaico dal 2006 al 2011. L’Italia si è confermata il Paese più attivo per impianti installati mentre le cinque transazioni più significative in termini di megawatt sono state realizzate negli Stati Uniti e hanno riguardato strutture già in costruzione ma non ancora operative. Il boom delle cosiddette immobilizzazioni materiali, cioè asset in fase di realizzazione, rispetto ai progetti ex novo ha coinvolto più o meno tutti i Paesi. Su 3,9 gigawatt acquistati nel 2011 ben 2,8 hanno riguardato progetti già completati, impianti attivi o in costruzione al momento della compravendita. I restanti 1,1 gigawatt, invece, progetti autorizzati anche se non ancora in costruzione. Questo perché negli ultimi anni molti governi nazionali hanno progressivamente diminuito gli incentivi al settore, con l’obiettivo di stabilizzare il mercato, e di conseguenza le aziende hanno preferito investire in progetti già partiti o comunque autorizzati, piuttosto che costruire da zero. Anche la crisi finanziaria e le maggiori difficoltà di accesso al credito hanno spinto verso questa direzione. Come conseguenza il valore di vendita degli impianti fotovoltaici è sceso da 6,4 milioni di euro per megawatt nel 2008 a 3,6 milioni nel 2011: una flessione del 44%. Il prezzo medio di un modulo fotovoltaico è diminuito di tre quarti nello stesso arco temporale (e del 50% tra 2010 e 2011). Il calo ha inasprito la competizione internazionale, soprattutto da parte dei Paesi asiatici, e abbassato a sua volta i costi dell’energia prodotta dal fotovoltaico del 30%. “Questo trend è il risultato di due fattori”, ha spiegato Pietro Radoia, analista presso Bloomberg New Energy Finance e coautore dello studio. “Da un lato la diminuzione dei sussidi per gli impianti già operativi, che ha sensibilmente ridotto i guadagni potenziali. Dall’altro la crisi finanziaria, che ha alzato il costo del denaro”.