Studio RSE sul Biometano: il punto su regole, filiera e barriere
Il vicepresidente Galleano: “Fiper aprirà un confronto con il MISE per la bozza del nuovo DM sul Biometano”
Il raggiungimento degli obiettivi dell’Italia sui biocarburanti avanzati può passare dal biometano, dato che a livello tecnologico e di innovazione la filiera è consolidata. In Lombardia sono attualmente presenti 300 impianti di biogas, che potrebbero valutare il costo-opportunità dell’upgrading e trasformarsi in produttori di biometano. Lo evidenzia lo studio condotto da Ricerche Sistemi Energetici- RSE e promosso e coordinato da Regione Lombardia “Biometano: il punto su regole, filiera, barriere”, presentato presso la sede di Regione Lombardia. Il workshop ha presentato i risultati dello studio in materia di condizioni incentivanti agli impianti di produzione di biometano sulla base delle indicazioni del DM 5 dicembre 2013. Per Federica Galleano, vicepresidente FIPER comparto Biogas, “il lavoro svolto all’interno del tavolo biometano promosso da Regione Lombardia è stato molto utile per approfondire e far emergere i punti di forza e debolezza di questa filiera; l’analisi tecnico - economica svolta da RSE deve a nostro avviso essere la base per la revisione del DM 5 dicembre 2013 e quindi permettere il reale sviluppo di nuovi impianti e soprattutto la riconversione a biometano degli impianti biogas già esistenti.”
“Fiper - prosegue Galleano - sarà impegnata nei prossimi giorni ad avviare il confronto con il MISE sulla bozza del nuovo DM; in particolare, la Federazione porterà all’attenzione del legislatore l’opportunità che il biometano rappresenta nello sviluppo della filiera dei biocarburanti avanzati per il Sistema Paese in termini economici, ambientali e di sicurezza energetica”.
"Come istituzione abbiamo deciso di puntare tanto sul biometano per due motivi fondamentali - ha detto l’assessore regionale all'Ambiente Claudia Terzi - : prima di tutto perché è assolutamente coerente con le politiche ambientali regionali sancite e riassunte nel Pear (Programma energetico ambientale regionale), e secondo perché è una fonte energetica assolutamente sostenibile”. “La Lombardia, con il Pear - precisa Terzi - si è data l'obiettivo di produzione da fonte energetiche rinnovabili e contenimento dei consumi del 15,5 per cento, un obiettivo anche più ambizioso di quello fissato dal Burden Sharing, cioè la ripartizione imposta dall'Europa degli obiettivi energetici nazionali in sotto-obiettivi energetici regionali di riduzione delle emissioni e di sviluppo delle rinnovabili e del risparmio energetico, pari all'11,3 per cento, e in questo il biometano può giocare un grande ruolo”.