Tamburrano (M5S) contro la geotermia: “Non è sempre energia pulita”
Approvato dal Parlamento Europeo un emendamento proposto dal M5S che punta a regolamentare le emissioni delle centrali geotermiche
“Il Parlamento Europeo si è reso conto che la geotermia non è sempre un’energia pulita e ha approvato l’esortazione, rivolta alla Commissione Europea, di verificare rapidamente la necessità di una proposta legislativa diretta a regolamentare le emissioni di tutte le sostanze delle centrali geotermiche, CO2 inclusa, dannose per la salute e l’ambiente, sia durante le fasi di esplorazione che in quelle operative”. Lo scrive in un comunicato l’europarlamentare Dario Tamburrano del M5S, primo firmatario di un provvedimento approvato dall’assemblea plenaria di Strasburgo con 395 sì, 272 no e 10 astensioni.
“Non esistono norme europee sulle emissioni in atmosfera delle centrali geotermiche, che dipendono dalla tecnologia impiegata e dalle caratteristiche geologiche del sottosuolo - spiega Tamburrano - . Le 34 centrali geotermiche italiane, che sono concentrate in due piccole aree (16 Comuni) della Toscana, in un anno emettono nell’atmosfera qualcosa come 1,5 tonnellate di mercurio, 16.000 tonnellate di idrogeno solforato e fino a 6.000 tonnellate di ammoniaca”.
“E’ una situazione paradossale - prosegue Tamburrano - l’Unione Europea ha vietato da tempo, perchè pericolosi, i termometri domestici che contenevano due grammi di mercurio, ma è come se attorno alle centrali geotermiche italiane si rompessero ogni anno 750.000 termometri a mercurio”.
La geotermia è inserita dall’Unione Europea fra le energie rinnovabili “ma le centrali geotermiche dell’area del Monte Amiata emettono una quantità di gas serra superiore rispetto ad equivalenti centrali termoelettriche alimentate da un combustibile fossile come il gas naturale - osserva ancora Tamburrano - . Non esistono dati relativi all’effetto climalterante delle centrali situate nell’altra area geotermica, quella di Larderello”.
L’emendamento approvato dall’assemblea plenaria dell’Europarlamento rileva a questo proposito che “gli investimenti dovrebbero essere diretti esclusivamente verso la produzione di energia geotermica con impatti ambientali molto bassi e che permettono un risparmio di emissioni di gas serra rispetto alle fonti convenzionali”.