Il Tar boccia il ricorso degli ambientalisti per la wind farm “Vento di Zeri”
Il parco eolico è da tempo al centro di un contenzioso
Il Tar della Toscana ha bocciato il ricorso delle associazioni ambientaliste, dando il via libera al progetto “Vento di Zeri”, il grande parco eolico sull'Appennino ligure-toscano sul crinale del Monte Colombo che, nei progetti del costruttore, dovrebbero fornire a pieno regime 10.5 MW di energie elettrica pulita.
Esultano i legali di Fera, la società incaricata alla realizzazione, per il pronunciamento del Tar. “Una sentenza chiara, che definisce inammissibili e irricevibili i punti che componevano il ricorso - dice l'avvocato Giuliano Berruti, che ha lavorato con i colleghi Eugenio Siragusa e Domenico Iaria - . L'autorizzazione unica non è più sub-judice, questo vuole dire che non esistono più ostacoli di tipo legale affinché i lavori vengano portati a termine”.
Fera difende da sempre le misurazioni fatte sul crinale incriminato, sostenendo che la quantità di vento annua registrata giustifica ampiamente la costruzione del parco, e difendendo il progetto di produzione di energia pulita.
Le associazioni che hanno fatto ricordo da tempo puntano il dito su una serie di problematiche che, a loro parere, renderebbero il progetto antieconomico e nocivo per l'ambiente dell'Appennino. Tra queste la scarsità di vento, l’inquinamento magnetico e acustico, la distruzione dei pascoli e l’impatto sulla migrazioni di molte specie di uccelli.