Via libera all’eolico offshore a Taranto. Bocciato il ricorso del Comune
Tra le osservazioni del Comune che il Consiglio di Stato ha ritenuto infondate quella secondo la quale l'autorizzazione del parco spettasse alla Regione
Via libera all’eolico offshore di fronte alle coste di Taranto. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comune pugliese contro la sentenza arrivata a marzo dell'anno scorso dal Tar Puglia, che già aveva respinto il ricorso con cui si chiedeva l’annullamento dell'autorizzazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il progetto prevede 30 megawatt in 10 turbine da 3 megawatt da installare nella rada esterna del porto jonico.
Le motivazioni - Tra le osservazioni del Comune che il Consiglio di Stato ha ritenuto infondate - riporta Qualenergia.it - quella secondo la quale l'autorizzazione del parco spettasse alla Regione, in quanto il progetto, secondo gli amministratori ionici, sarebbe da ricondursi ad terza tipologia detta “near-shore” comprendente le centrali da posizionare nell’entroterra, ad una distanza inferiore a 3 chilometri dalla costa, o sul mare, ma “ad una distanza che si attesta nel range di 7-10 km dalla costa”. Per il Consiglio di Stato però non è così: la legge, si spiega nella sentenza, contempla soltanto due tipologie di impianti: quelli on-shore, da realizzarsi sulla terraferma, su autorizzazione della Regione (o delle provincie delegate) e quelli off-shore, da posizionarsi a mare, non importa a che distanza dalla costa, dietro autorizzazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.