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Il weekend dei prezzi negativi. Così troppo vento e tanto sole mandano in rosso i conti della corrente

where Milano when Lun, 03/07/2023 who roberto

Le energie rinnovabili producono tutte insieme e generano un eccesso d'offerta tale che la corrente elettrica viene buttata via. L’effetto e le soluzioni

di Pepi Katona
 
Nel weekend di inizio luglioelettricita-rinnovabili-ue.jpg in mezza Europa i prezzi della corrente sono andati in negativo. Cioè (in teoria) i consumatori elettrici avrebbero ricevuto soldi per consumare chilowattora. Corrente gratis, anzi, ti pagano per consumarla. Ovviamente a noi consumatori non è stato dato un centesimo per l'elettricità consumata nelle ore a prezzo negativo, perché ci sono forme di compensazione all'interno del mercato elettrico, però il segnale è importante. E il segnale è: le energie rinnovabili come vento e sole producono tutte insieme quando soffia il vento e quando splende il sole, e generano un eccesso d'offerta tale che la corrente elettrica viene buttata via; ciò può spaventare gli investitori in rinnovabili e frenano la transizione energetica. Quando sentiamo dire che si può arrivare al 100% di fonti rinnovabili intermittenti, o quando il nostro è il Paese del sole, sì però sono ipotesi che si scontrano purtroppo con la realtà delle cose. Ma le soluzioni, come è scritto sotto, ci sono.
 
Che cosa è successo

Tanto sole e tanto vento, e per tutta la settimana scorsa, con punte durante il weekend, in Europa ci sono stati momenti in cui il prezzo della corrente elettrica sulle borse energetiche europee è caduto sotto lo zero. In Germania, Olanda, Belgio, nell'eolica Danimarca e così via, soprattutto la domenica a fabbriche chiuse e consumi modesti, la produzione eolica e solare è stata fortissima, la domanda bassissima e le quotazioni del chilowattora sono precipitate a livelli così bassi come non se ne erano mai visti. In Germania -53 euro per mille chilowattora, in Danimarca -61 euro, in Scandinavia -12 euro. Cioè chi produceva doveva pagare chi consumava.
In questo articolo (in inglese) ci sono alcuni dati: https://www.montelnews.com/news/1508...
 
Che cosa sono i prezzi negativi
I prezzi negativi sono stati introdotti per migliorare il segnale di prezzo sul mercato elettrico. Chi produce in prezzo negativo paga finché il suo costo di produzione è più basso del costo che deve sostenere in caso di sbilanciamento per mancanza di offerta.
 
L'effetto delle rinnovabili
Le fonti rinnovabili di energia, soprattutto quelle che dipendono dal meteo come sole e vento, producono quando vogliono e non quando serve a noi consumatori. Inoltre si fermano tutte insieme o producono tutte insieme. Quindi nei momenti ventosi e soleggiati in cui la domanda è bassa, come nei weekend estivi in Europa, l'offerta supera ampiamente la domanda. Come con ogni regola di mercato, poca domanda e tanta offerta significa prezzi bassi, bassissimi, anche negativi.
Molti impianti da fonti rinnovabili intermittenti immettono energia sul mercato comunque, anche quando i prezzi sono negativi, perché comunque ricevono un incentivo e quindi non sentono il prezzo negativo. E più il sistema elettrico dipende dalle fonti rinnovabili intermittenti (cioè sole e vento) più il fenomeno si accentua e i prezzi negativi si ripetono.
 
La conseguenza dei prezzi negativi
Se fossero ricorrenti sul mercato, i prezzi negativi ostacolerebbero gli obiettivi di decarbonizzazione perché disincentivano chi vuole investire. Inoltre, il sistema energetico per la transizione ecologica basato sulle fonti rinnovabili non si basa sulla spinta a far incrociare domanda e offerta, bensì chiede che si investa in molta capacità produttiva in eccesso. L'effetto di questo sovrainvestimento è che quando il sole e il vento si esprimono in pieno allora ci sarà un eccesso fortissimo di disponibilità di elettricità, poi al contrario quando sole e vento si fermano, l'elettricità disponibile è troppo poca.
 
Come affrontare il problema
Le soluzioni per attenuare il fenomeno non sono risolutive, non sono immediate e costano molto, però ci sono e con gradualità potranno essere di grande aiuto.
Una soluzione individuata per esempio dall'Olanda, che punta sulle rinnovabili intermittenti, è riuscire a gestire in modo efficiente i flussi di energia, per esempio aggregando fra loro impianti diversi di produzione o consumatori, e spingendo a strumenti digitali di gestione dell'elettricità nella fase di distribuzione in media e bassa tensione. Un altro strumento è aumentare gli accumuli (come le batterie o le centrali di pompaggio) in modo che l'eccesso di energia venga messo da parte e tolto da mercato per essere restituito al mercato elettrico nei momenti di maggiore fabbisogno. Un altro strumento è migliorare le connessioni e gli elettrodotti, in modo da far defluire verso mercati in carenza la corrente prodotta in eccesso.

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