Accordo tra Newcleo, NextChem e Tecnimont: useranno il nuovo nucleare per decarbonizzare l’industria chimica
Previsto uno studio concettuale sulla produzione sostenibile di idrogeno a zero emissioni e di prodotti chimici, combinando la tecnologia nucleare di Newcleo e le competenze chimiche di Maire
Newcleo, la startup italiana guidata da Stefano Buono che punta sul mini-nucleare di nuova generazione ha firmato un accordo con NextChem e Tecnimont, controllate di Maire, per utilizzare i reattori di ultima generazione per decarbonizzare l’industria chimica, inclusa la produzione di idrogeno. L’accordo – che è alla base di un nuovo modello di “e-Factory for carbon-neutral Chemistry” lanciato da NextChem Tech – prevede lo sviluppo, in maniera esclusiva, di uno studio concettuale sulla produzione sostenibile di idrogeno a zero emissioni e di prodotti chimici, combinando la tecnologia nucleare di Newcleo e le competenze chimiche di Maire.
Idrogeno, chimica e nucleare
Questo accordo consentirà la produzione di idrogeno elettrolitico e di prodotti chimici, tra cui ammoniaca a zero emissioni, metanolo, e-fuel e derivati, in linea con la decisione dell’Unione europea di includere le tecnologie nucleari innovative, come quella di Newcleo, nella tassonomia Ue delle attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale. Inoltre, Tecnimont fornirà servizi di consulenza per la centrale elettrica di Newcleo basata sulla tecnologia small modular lead-cooled fast reactor alimentato con combustibile MOX (combustibile ossido misto prodotto da scorie nucleari esistenti) applicando l’approccio alla modularizzazione di Tecnimont per ottimizzare la metodologia di costruzione e pianificazione, riducendo tempi e costi di produzione e costruzione. Questo darà impulso alla visione di Newcleo di realizzare un impianto completamente modulare, accessibile e facile da installare.
I commenti
Stefano Buono, presidente e ad di Newcleo, ha commentato: «Gli small o advanced modular reactors (SMRs/AMRs), hanno il potenziale non solo di produrre elettricità, ma anche di avere applicazioni industriali.Tuttavia, un prerequisito fondamentale per fornire energia sicura e priva di emissioni di carbonio per usi industriali è l’eliminazione degli incidenti nucleari. Il reattore di newcleo è “safe by design”, grazie alle leggi della fisica, e questo consente ai nostri lead fast reactors (LFR) di rimanere in uno stato sicuro anche nell’improbabile eventualità di gravi incidenti o scenari di sabotaggio. Grazie alle favorevoli proprietà fisiche del piombo, questo livello di sicurezza è raggiungibile con una riduzione dei costi rispetto agli SMR di III generazione, aprendo la strada a una “e-Factory per la chimica a zero emissioni di carbonio” competitiva come previsto da Maire.Siamo entusiasti di avviare questa collaborazione con Maire e non vediamo l’ora di portare avanti le nostre visioni per una produzione di idrogeno e di sostanze chimiche sostenibile e a zero emissioni». Alessandro Bernini, ceo di Maire, ha commentato: «Con questo accordo, Maire conferma il suo impegno nel promuovere la decarbonizzazione e la chimica verde attraverso un’ampia gamma di soluzioni tecnologiche. Creando modelli di chimica carbon-neutral basati su energia sicura, affidabile e competitiva, forniamo soluzioni industriali per accelerare la transizione energetica». "