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Da Assogastecnici le buone pratiche per un'economia dell'idrogeno

where Vairano (PV) when Mer, 21/06/2023 who roberto

Il progetto Hydrogen Experience riunisce le best practice del settore al fine di sostenere il passaggio ad economie di scala che agevoleranno l'avviamento di un'economia dell'idrogeno

Le aziende della filiera dell'idrogenohydrogenexperienceweb015.jpg che operano sul mercato italiano sono pronte a dare il loro contributo alla decarbonizzazione, in uno scenario nel quale è ormai evidente che la transizione non sarà realizzata con un singolo vettore energetico, ma grazie a un mix equilibrato di fonti e tecnologie in progressiva evoluzione. E' il messaggio diffuso da Federchimica Assogastecnici, l'Associazione delle aziende che operano nel campo della produzione e distribuzione dei gas tecnici, speciali e medicinali e dal suo Gruppo Idrogeno vettore energetico in occasione della presentazione di Hydrogen Experience, un progetto che riunisce le buone pratiche del settore al fine di sostenere il passaggio ad economie di scala che agevoleranno l'avviamento di un'economia dell'idrogeno, in particolare di quello verde.
La criticità più importante è rappresentata dai costi ancora elevati, sebbene l'attesa crescita dei volumi di produzione degli elettrolizzatori e la crescente disponibilità di energia rinnovabile a basso costo facciano ben sperare riguardo ai tempi.
 
Giorgetti: avremo un ruolo di primo piano
All'evento ha portato il suo contributo il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che nel suo messaggio ha confermato la disponibilità del suo dicastero “ad ogni interlocuzione che ci aiuti a sviluppare ulteriormente questa filiera.” “Se l’Europa vuole incrementare sempre di più i propri target ambientali – ha sottolineato - dobbiamo sfruttare il potenziale offerto da ciascuna tecnologia. Abbiamo infatti tutte le competenze per giocare un ruolo di primo piano nell’idrogeno, anche per il nostro posizionamento nel quadro internazionale.”
"Sicurezza e sovranità energetica significano contare su catene del valore presenti o realizzabili sul territorio europeo e non in aree ad elevato rischio geopolitico. Per questo – ha proseguito Giorgetti - negli ultimi 3 anni l’Italia, anche grazie al PNRR, sta investendo in modo strutturale e costante sullo sviluppo del settore: dalla ricerca (con gli IPCEI), alla produzione di elettrolizzatori, alla produzione di energia tramite appunto le cosiddette ‘H2 Valleys”, al consumo, anche grazie ai contratti di sviluppo per la decarbonizzazione dei processi produttivi. Un vero esempio di politica integrata".
 
Cento anni di idrogeno
Mario Paterlini, Presidente Gruppo Idrogeno Vettore Energetico, ha voluto sottolineare da un lato il tema della sicurezza e dall’altro quanto l’idrogeno sia già ampiamente utilizzato in molte applicazioni della nostra quotidianità: “L’idrogeno è un elemento sicuro tanto quanto gli altri tipi di gas che usiamo ogni giorno in casa o nelle nostre attività economiche. È sicuro perché ci sono oltre 100 anni di storia di innovazioni nella produzione e nella sua distribuzione che lo hanno reso tale. E’ sicuro perché lo conosciamo nelle sue caratteristiche più profonde, perché lo utilizziamo in decine e decine di settori, dai mezzi di trasporto al riscaldamento a innumerevoli campi industriali. Ma non è solo sicuro: l’idrogeno è soprattutto green. Anzi, se parliamo del settore mobilità, è sicuramente il “combustibile” più green che si possa utilizzare”.
Gianluca Cremonesi, Presidente Assogastecnici: “La produzione dell’idrogeno è nata insieme alla produzione degli altri gas industriali già intorno agli anni ’20 del secolo XX. Potremmo tranquillamente celebrare oggi il centenario dell’idrogeno, anche se non conosciamo una data esatta per la sua nascita. A questa storia centenaria si è affiancato, nel nostro settore, un livello altissimo di competenze tecniche e di sicurezza. Tante e importanti le applicazioni industriali su larga scala in vari settori: raffinerie petrolchimiche, industria metallurgica, alimentare, del vetro ed elettronica. Anche l’utilizzo in campo energetico non è recente. Ad esempio l’astronautica lo ha sempre utilizzato come vettore energetico: sia come propellente per i razzi sia come accumulo energetico da convertire tramite fuel cell.
Serve una road map che possa fare la differenza per fare un nuovo passo avanti, in particolare nella direzione dell’idrogeno verde. 
Alberto Dossi, Presidente H2IT: “Non c’è dubbio che l’Italia si possa posizionare strategicamente in tutti i segmenti di riferimento del settore dell’idrogeno, dalla produzione agli utilizzi finali nella mobilità, nell’industria e nella produzione di energia. Il PNRR – prosegue - mira a dare una spinta alla creazione del mercato e va nella direzione giusta, sovvenzionando domanda e offerta. Ma non basta: l’industria oggi ha bisogno di incentivi sui costi operativi, per rendere l’idrogeno verde sostenibile e competitivo”.

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