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Biocarburanti. Ecco che cosa farà la nuova piattaforma Enea sulla chimica verde

where Matera when Mer, 26/06/2024 who roberto

La presentazione di Biolube che convertirà converte oli vegetali attraverso processi di oligomerizzazione, evaporazione a film sottile, idrogenazione e distillazione. Compie 60 anni il Centro Enea Trisaia (Matera)

Si chiama Biolube ed è il polo enea-trisaia.jpgrealizzato da Enea nel Centro Ricerche Trisaia (Matera) per produrre biolubrificanti e biocarburanti avanzati destinati alla decarbonizzazione di vari settori, tra cui il trasporto aereo. La presentazione dell’infrastruttura è avvenuta, in occasione dei festeggiamenti per i 60 anni del Centro Enea Trisaia, ai quali sono intervenuti, tra gli altri, i ministri dell’Ambiente Gilberto Pichetto e degli Affari europei Raffaele Fitto.

Che cosa farà
Cofinanziata dalla Regione Basilicata, il centro Biolube converte oli vegetali attraverso processi di oligomerizzazione, evaporazione a film sottile, idrogenazione e distillazione. “L’unità di oligomerizzazione utilizza un reattore da 300 litri riscaldato a olio diatermico per sintetizzare macromolecole”, spiega Pietro Garzone, coordinatore del gruppo Enea di progettazione ed esercizio sperimentale dell’infrastruttura. “Biolube rappresenta una struttura importante per la transizione verso un’economia decarbonizzata, che ci consentirà di potenziare le attività di ricerca e di sviluppo della nostra divisione bioenergie, bioraffinerie e chimica verde nel settore dei biocarburanti e dei biolubrificanti avanzati, prodotti a partire dal trattamento di oli vegetali, inclusi quelli provenienti dalla raccolta differenziata”, aggiunge il direttore generale Enea Giorgio Graditi. Le attività della piattaforma consentiranno sia di valutare i rischi ingegneristici e di processo che di produrre quantità significative di biolubrificanti. “Nei prossimi mesi, inoltre, saremo in grado di avviare una collaborazione con uno dei più importanti player nazionali nel campo della chimica finalizzata alla dimostrazione di un processo di sintesi di biolubrificanti”, conclude Graditi.

Il centro ricerche
Il Centro Ricerche Enea Trisaia, inaugurato nel 1964, era nato per lo studio del riprocessamento del combustibile nucleare usato; dopo il referendum del 1987 è stato trasformato in un centro di ricerca multi-interdisciplinare grazie ai fondi strutturali Ue e al piano integrato da 56 milioni di euro che ha istituito quattro principali aree di ricerca: agrobiotecnologie, tutela ambientale, materiali innovativi, energia da biomasse e solare termodinamico. Nel 2004, il Centro ha ottenuto la duplice certificazione del sistema di gestione integrata per l’ambiente e per la sicurezza, mentre nel 2007 ha conseguito la registrazione Emas. Dal 2013 al 2023, il Centro ha focalizzato le attività su energia, sviluppo economico sostenibile, agroindustria, nuove tecnologie, in particolare nei settori delle biomasse, biocombustibili, solare termico, biotecnologie, trattamento rifiuti e reflui, tecnologia dei materiali e metrologia. Il centro oggi conta 120 dipendenti a tempo indeterminato oltre ad assegnisti di ricerca, tesisti e borsisti e sarà oggetto di un piano di potenziamento.

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