A Firenze un master sulla smart city
Il progetto dell’Università è in collaborazione con la Siemens
L’efficienza energetica delle infrastrutture, la sostenibilità urbana e la mobilità elettrica, la riqualificazione urbana, le smart grid e la sicurezza sono alcuni dei temi del master di II livello dell’Università degli Studi di Firenze “Il Progetto della Smart City” che si terrà dal 15 febbraio 2014.
Il progetto è promosso dalla Siemens e intende studiare un sistema che comprende una dimensione urbana contemporanea sia negli aspetti essenziali dei servizi, del welfare, del sistema degli spazi, degli interventi pubblici sia delle infrastrutture tecnologiche, infrastrutturali, relazionali (materiali e immateriali), della sostenibilità e della creatività.
La città contemporanea e “intelligente” apre infatti un nuovo campo di tematiche con relative opportunità di lavoro, soprattutto in vista del fatto che, nei prossimi anni, l’Unione Europea investirà ingenti risorse per programmi e progetti che stimolino e progressivamente realizzino l’idea di smart city.
Il master si rivolge in particolare a tutti coloro che sono interessati a un tema di così grande rilievo e complessità, offrendo l’opportunità di apprendere le competenze specifiche e la visione di insieme necessarie a costruire soluzioni concrete ed operative per rendere migliori le nostre città. Obiettivo del master, è la formazione di figure professionali altamente qualificate che vadano ad incidere sulla progettazione e sulla gestione degli spazi urbani.
Il corso affronterà aspetti teorici, metodologici e applicativi legati alla nozione della smart city e vedrà la partecipazione attiva di Siemens, che metterà a disposizione le proprie competenze ed expertise in questo ambito.
Nel 1800, solo il 3% della popolazione mondiale viveva nelle città. Il 2007 ha segnato in questo senso una pietra miliare unica nella storia dell'uomo: per la prima volta, il numero delle persone nel mondo che vivono e lavorano nelle città ha superato il numero di quelle che vivono e lavorano nelle aree rurali. Questa percentuale è destinata a salire, così come la popolazione mondiale che vivrà maggiormente in megalopoli situate nelle aree periferiche e nei paesi in via di sviluppo. Di conseguenza, la rapida urbanizzazione e la crescita economica alimenteranno una domanda massiccia di infrastrutture adeguate - quali risorse di acqua ed energia e organizzazione del traffico e dei trasporti. L'umanità dovrà quindi affrontare sfide crescenti e, allo stesso tempo, il richiamo economico delle città diventerà sempre maggiore.