Idrogeno. Politecnico di Milano, Edison Eni e Snam creano una piattaforma di ricerca
Nasce Hydrogen Joint Research Platform, piattaforma congiunta tra università e aziende per soluzioni su trasporto e relativi sistemi di accumulo e best practice
Studiare lo sviluppo dell’idrogeno che forse potrà dare un buon contributo al raggiungimento degli obiettivi climatici globali: è questo lo scopo con cui nasce Hydrogen Joint Research Platform (Hydrogen JRP) creato dalla Fondazione Politecnico di Milano, insieme al Politecnico di Milano e che mette insieme alcuni dei pesi massimi dell’energia di casa nostra: Edison, Eni e Snam.
Il progetto
Hydrogen JRP ha l’obiettivo di promuovere studi e ricerche innovative su: produzione dell’idrogeno pulito, che comprende l’idrogeno verde e “low carbon”; soluzioni per il suo trasporto e relativi sistemi di accumulo avanzati; impieghi innovativi di tipo elettrochimico e termico in applicazioni residenziali, industriali e di trasporto; sviluppo di best practice per la progettazione e realizzazione delle infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio dell’idrogeno. L’intento è dare impulso alla creazione di una filiera per l’idrogeno in Italia, per favorire la competitività delle aziende e la crescita di imprese high tech. Hydrogen JRP è aperto a tutte le imprese che vogliono sperimentare, con il supporto della prima università tecnica italiana e dei suoi laboratori, la ricerca e lo sviluppo di prodotti e servizi sull’idrogeno. Per aumentarne l’impatto, la piattaforma si avvarrà di un advisory board, organo di consulto strategico, che coinvolgerà i principali stakeholder istituzionali - anche internazionali -, per creare interesse e attrarre investimenti.
Ecosistema dell’innovazione
Hydrogen JRP vuole cogliere la sfida della ricerca sull’idrogeno per costruire un ecosistema dell’innovazione. Saranno confermate nei prossimi mesi le adesioni al JRP di altre aziende interessate allo sviluppo della filiera dell’idrogeno. La struttura della piattaforma prevede che i soci stessi, a seconda del loro livello di adesione, propongano temi di ricerca verticali che favoriscano la creazione di know-how per l’industria italiana del settore. L’idrogeno può diventare un protagonista centrale per fare fronte alle esigenze di progressiva decarbonizzazione in vari settori. Al fine di perseguire questa opportunità e promuovere la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno, il nostro Paese ha tra i suoi obiettivi quello di supportarne la ricerca e lo sviluppo e completare tutte le riforme e regolamenti necessari a consentirne l’utilizzo, il trasporto e la distribuzione. La Strategia europea prevede, inoltre, un incremento nell'uso di idrogeno verde nel mix energetico che può arrivare fino ad oltre il 20 per cento entro il 2050.
Resta: saremo punto di riferimento
Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, ha precisato: "Sono due i concetti chiave sui quali dobbiamo insistere: il rafforzamento di un percorso politico, di allineamento con le direttrici europee, che si basa su una fase di accompagnamento del sistema industriale; lo sviluppo di ricerca e formazione per posizionarci come punto di riferimento in termini tecnologici all'interno panorama internazionale. Perché questo accada abbiamo bisogno di tracciare un progetto comune che vede l'università al fianco delle imprese. Ecco perché Hydrogen Joint Research Platform, che oggi avviamo grazie alla partecipazione, alla capacità di ascolto e di innovazione di tre grandi imprese del settore, deve poter estendersi il più possibile al tessuto produttivo." Andrea Sianesi, Presidente Fondazione Politecnico di Milano, ha dichiarato: "Come Fondazione Politecnico e in linea con la nostra missione di fare da ponte tra Accademia e tessuto produttivo, abbiamo ritenuto fosse strategico creare un centro di ricerca congiunto per favorire la costituzione di una filiera industriale associata allo sviluppo dell'idrogeno, che potesse contare sulla prima università tecnica italiana e su alcune delle più importanti imprese nel campo dell'energia per favorire l’innovazione, ma anche puntare su una ricerca d’eccellenza e su un trasferimento tecnologico efficace e di impatto per lo sviluppo del sistema paese”.