Investitori asiatici vogliono aprire una produzione di auto elettriche a Termini Imerese
L'investitore principale è una società orientale che, insieme ad altri investitori industriali e finanziari in project financing, investirà circa 900 milioni di euro. La richiesta è stata presentata alla Regione Sicilia
La società di consulenza Pro Trade ha consegnato una proposta formale per la produzione di auto elettriche a Termini Imerese, da oltre due anni all'affannosa ricerca di una mission produttiva dopo l'addio della Fiat. Lo fa sapere il presidente della commissione attività produttive dell'Ars Bruno Marziano. Il progetto si chiama “Sicilia naturalmente”, punta sulla green economy e include un piano di ricerca che coinvolgerà anche la catanese St Microelectronics.
Secondo quanto riferito dall'avvocato Stefania Amato, consulente di Pro Trade, “l'investitore principale è una società orientale che, insieme ad altri investitori industriali e finanziari in project financing, investirà circa 900 milioni di euro”. Nel corso della seduta della commissione Attività produttive Pro Trade ha presentato, insieme con la società specializzata in risorse umane Career Counseling, una lettera di intenti all'assessore regionale Linda Vancheri. Il progetto prevede il riassorbimento di tutti i lavoratori Fiat e dell'indotto. “Stiamo cercando di creare a Termini Imerese una zona franca urbana a supporto delle piccole e micro imprese”, spiega l'assessore alle Attività produttive Vancheri. “Vogliamo creare in quell'area un incubatore di impresa, finanziando le spin off, lavorando su alcuni elementi fondamentali, riqualificazione, capitale umano, ricerca e innovazione. L'era dei finanziamenti a pioggia non ha portato imprenditori, ciò che vogliamo invece è fare arrivare naturalmente l'interesse degli investitori con un progetto di rinascita di Termini di alta qualità”.