Tecnologia

I dati sono delle UIMB rielaborati dalla Camera di Commercio di Milano: quattro brevetti su dieci riguardano migliorie e nuovi ritrovati da applicare al settore dell’industria dei combustibili, petrolio e gas

C’è chi brevetta apparecchiature per recuperare l’energia cinetica del movimento delle auto o per sfruttare il moto ondoso del mare, chi invece progetta impianti eolici a basso impatto ambientale o dispositivi per sfruttare l’energia gravitazionale, gli oli lubrificanti usati o i rifiuti. C’è poi chi perfeziona le caldaie domestiche, i caricabatterie per auto, le lampade di emergenza o trova nuovi sistemi di riscaldamento per grandi ambienti o sistemi per produrre biocarburanti. Sono oltre 3mila le invenzioni brevettate in Italia tra il 1980 e il 2015 riguardanti energia e calore, alcune che permettono di produrne in modo più efficiente e “pulito”, altre a basso impatto ambientale, altre ancora che fanno risparmiare, secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati UIMB (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi). Di queste domande, il 41,4% sono state depositate a Milano, il 13,2% a Roma, il 9,3% a Torino e il 3,8% a Bologna.

Complessivamente, le prime quattro province (Milano, Roma, Torino e Bologna) coprono circa il 68% di tutti i brevetti del settore. Tra le tipologie, il 39,4% riguarda migliorie e nuovi ritrovati da applicare al settore dell’industria dei combustibili, petrolio e gas e il 31,3% le macchine motrici a liquidi, i motori a vento e i meccanismi per la produzione di energia meccanica.