L’Italia riparte dalle biotecnologie: tutti insieme per disegnare il futuro del settore
Al via i tavoli di lavoro su proposte programmatiche ed ecosistema per dare linfa ad un comparto che già oggi contribuisce a generare oltre il 20% del PIL nazionale
“Biotech, il futuro migliore - Per la nostra salute, per il nostro ambiente, per l'Italia” è il progetto realizzato da Assobiotec Federchimica rivolto a istituzioni e stakeholder per costruire un piano d’azione per lo sviluppo del settore nel nostro Paese. Tra gli obiettivi c’è anche quello di raggiungere il grande pubblico per far conoscere le potenzialità di queste tecnologie, che secondo le stime dell’OCSE nel 2030 avranno un peso enorme nell’economia mondiale: saranno, infatti, biotech l’80% dei prodotti farmaceutici, il 50% dei prodotti agricoli, il 35% dei prodotti chimici e industriali, incidendo complessivamente per il 2,7% del PIL globale.
Il progetto prevede quattro appuntamenti preparatori a porte chiuse tra giugno e ottobre, la redazione di un Paper e di un Manifesto con le proposte operative per la crescita e lo sviluppo del settore per le imprese ma anche per il Paese. E, a conclusione, un grande evento a novembre, che coinvolgerà un pubblico più allargato, soprattutto di giovani, con l’obiettivo di favorire una maggiore consapevolezza del settore.
“Mai come oggi le biotecnologie sono al centro dell’attenzione pubblica e meritevoli dell’interesse delle Istituzioni, non solo per aver saputo dare risposte efficaci in tempi di pandemia - dal sequenziamento del genoma alla diagnostica, dai vaccini alla ricerca di terapie antivirali - , ma anche come elemento centrale su cui puntare per una ripartenza dell’economia del Paese che sia sostenibile e rispettosa dell’ambiente” spiega Riccardo Palmisano (nella foto) Presidente Assobiotec Federchimica.
Questa settimana si è svolto il primo gruppo di lavoro “Premesse programmatiche e rafforzamento dell’ecosistema” al quale hanno preso parte, tra gli altri, Giovanni Leonardi, Direzione Generale della Ricerca e dell'innovazione in sanità del Ministero della Salute, Antonio Martini, Divisione VII Interventi per ricerca e sviluppo - DG per gli Incentivi alle imprese del Ministero dello Sviluppo Economico, Fabrizia Lapecorella, Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'economia e delle finanze, Pierluigi Morone, professore di Politica Economica e dell’Innovazione presso l’Università La Sapienza, Marco Simoni, presidente della Fondazione Human Technopole.
Gli incontri successivi saranno:
lunedì 13 luglio 2020 - Incontro verticale sulle Scienze della Vita, durante il quale si affronterà il tema del valore dell'innovazione in salute riconosciuto lungo tutto il viaggio del "prodotto", dalla ricerca in laboratorio fino al paziente.
lunedì 14 settembre 2020 - Incontro verticale sulla Bioeconomia: gruppo di lavoro sulla ripartenza sostenibile attraverso la bioeconomia che vede il biotech quale insostituibile motore strategico.
lunedì 12 ottobre 2020 - Riunione plenaria per “Condivisione e validazione contenuti emersi nei lavori dei diversi gruppi”.
L’evento conclusivo avrà luogo il 9 novembre. Composto da una plenaria e alcuni workshop verticali, avrà l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico - con particolare riferimento ai giovani - al valore delle biotecnologie e alla filiera del biotech. L’appuntamento sarà inoltre l’occasione per presentare il Paper (con dati, percorsi, sfide, difficoltà, relazioni, scenari, visione e proposte concrete) e il Manifesto condivisi con le istituzioni, da mettere a disposizione del Governo per valorizzare la filiera del biotech per il futuro di un’Italia più in salute e più sostenibile.
Il progetto è realizzato da Assobiotec Federchimica con il supporto di StartupItalia e grazie al sostegno di AbbVie, Alexion, Bayer, Bristol-Myers Squibb, Daiichi Sankyo, Dembiotech, DiaSorin, Genenta, Genextra, MolMed, Novartis, Qiagen, Rottapharm Biotech, Sanofi e UCB Pharma.