Mobilità elettrica: entro il 2040 elettrico il 35% delle auto
In Italia si temono carenze infrastrutturali, dovute per esempio ai diversi standard delle colonnine
Secondo Arthur D. Little, società internazionale che si occupa di consulenza manageriale, entro il 2040 le immatricolazioni elettriche rappresenteranno il 35% del totale. La società aggiunge però che gli ostacoli nel nostro Paese sono numerosi, primo tra tutti il prezzo dei veicoli o le carenze infrastrutturali, come la mancanza di uno standard per le colonnine, che non sempre comunicano fra loro e costringono chi compra un veicolo a zero emissioni a girare con varie carte in tasca per essere sicuro di poter fare rifornimento.
La questione è stata sollevata nell'incontro “Smart 2.0, i nuovi servizi e le nuove infrastrutture intelligenti per le persone, le città e le strade”, svoltosi a Smart Mobility World. Quello della rete di comunicazione dei dati nelle Smart City è un'altra problematica emersa nell'incontro, come ha sottolineato Antonio Pettierre, di Telecom: “Attualmente siamo a 8 miliardi di oggetti connessi e si prevede che entro il 2020 si arriverà a 20 miliardi, compresi quelli nelle auto. È importante avere piattaforme, infrastrutture che permettono di gestire in modo intelligente questi oggetti. Questi, infatti, producono un'enorme mole di dati, i big data. A titolo di esempio, in tre giorni si producono tanti dati quanto in 4.000 anni di storia dell'umanità”.
La mobilità elettrica e le reti di connessione delle città sono state due delle grandi protagoniste di Smart Mobility World. In attesa che le auto elettriche prendano piede anche in Italia, si susseguono gli studi e le proiezioni sullo sviluppo del fenomeno.