Mobilità elettrica/2 - Enel e fondazione Symbola presentano una nuova ricerca
“100 Italian e-mobility stories” è stata presentata a Roma nei giorni scorsi; racconta i cento modi della mobilità elettrica in Italia
La nuova mobilità sta arrivando, ed è più efficiente e sostenibile di quella che già conosciamo. Ci sono buone tecnologie di stoccaggio dell'elettricità e nuove tecnologie per i motori, una diffusione sempre più ampia delle fonti di energia rinnovabili e delle reti di distribuzione intelligenti, tutti strumenti utili a centrare gli obiettivi posti dalla sfida climatica: una sfida che l'Italia può affrontare grazie alle piccole e grandi realtà di una filiera che sta già giocando un ruolo importante nello sviluppo del settore. È questo il quadro che emerge dallo studio “100 Italian e-mobility stories”, promosso da Enel e Fondazione Symbola e presentato nei giorni scorsi a Roma dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, Francesco Starace, e dal Presidente di Symbola, Ermete Realacci.
La mobilità elettrica incontra gli obiettivi della lotta ai mutamenti climatici, grazie anche alla complementarietà con la crescita delle energie da fonti rinnovabili. In Europa un quarto delle emissioni climalteranti è prodotto dai veicoli; chiaro, quindi, quanto la mobilità elettrica sia - insieme al potenziamento del trasporto pubblico e della ciclabilità – importante per contribuire in modo sostanziale alla riduzione dell'inquinamento.
L'Italia, con 6mila vetture elettriche in circolazione, conta solo lo 0,01% dei veicoli elettrici, a fronte del 25% della Norvegia o del 10% dell'Olanda. Il nostro Paese non è ancora ai livelli del Nord Europa per infrastruttura di ricarica, ma il gap è superabile con strategie lungimiranti e politiche adeguate.
Le imprese e i centri di ricerca italiani sono pronti ad affrontare la sfida della nuova mobilità. L'auto elettrica sposa l'innovazione proveniente da altri settori, a partire dalla rete elettrica, spinge sull'efficienza del motore, sulla durabilità delle batterie, sul retrofit elettrica di auto tradizionali, sul recupero dei materiali in un'ottica circolare.
Con l'elettrico aumenta l'efficienza del motore: quello termico, in un'ottica dal pozzo alla ruota (l'analisi cosiddetta W2W "well-to-wheel"), ha un'efficienza del 17-19%, quello elettrico di circa il 36%. E con l'aumento delle rinnovabili nella produzione nazionale (oggi circa al 40%) questa efficienza non potrà che progredire, riducendo emissioni di CO2 e inquinamento.
L'Italia è protagonista della nuova mobilità, con l'avvio delle prime ricerche tecnico-economiche sviluppate congiuntamente dall'industria e da importanti università italiane, volte a individuare le barriere e promuovere le necessarie soluzioni per il decollo della mobilità elettrica nel Paese, per essere in prima fila nella sfida del futuro.