Pile esauste, uno studio Duracell rivela che solo un quarto vengono riciclate correttamente
Lo rivela uno studio commissionato da Duracell a ERP, sistema collettivo per la gestione dei RAEE, per capire come gli italiani si comportano nel momento di smaltire le pile esauste
Ogni anno sono introdotte in Italia 450.000.000 di pile ovvero 8 pile per italiano. Di queste, solo il 25% sono raccolte (e quindi riciclate) correttamente: 110 milioni di pezzi, 2 per abitante. Lo rivela uno studio commissionato da Duracell a ERP, sistema collettivo per la gestione dei RAEE, per capire come gli italiani si comportano nel momento di smaltire le pile esauste.
Dai dati emerge che le pile vengono buttate quando al loro interno hanno ancora disponibile il 41% della loro energia iniziale, più che sufficiente per dare loro una “seconda vita”. Come? Spostandole in un apparecchio che ha un tasso di assorbimento energetico minore come un telecomando, una sveglia o un giocattolo per bambini.
Duracell ha anche commissionato una ricerca per capire se gli italiani sono informati su come “gestire” le pile: l’84% degli italiani dichiara di conservare le pile scariche e buttarle negli appositi contenitori per il loro riciclo. Una visione evidentemente distorta, se in realtà i dati di Erp e del CDCPNA dimostrano che possiamo fare decisamente di meglio.
Il resto degli intervistati dice di non eliminare correttamente le pile per i seguenti motivi: nei 2/3 dei casi perché i raccoglitori sono ubicati in zone a loro scomode; per un terzo, si tratta di una semplice dimenticanza, mentre quasi il 20% dichiara anche di non essere particolarmente sensibile al tema.
In media, sono presenti in ogni abitazione italiana circa 6,5 dispositivi che funzionano a pile. Di questi, il più comune è il telecomando per la TV (presente nel 92,5% delle case); seguono l’orologio a muro e la sveglia (84,5%); sl terzo posto troviamo le fotocamere digitali e i mouse wireless (78%); gli strumenti indispensabili variano a seconda del sesso dell’intervistato. Gli uomini non possono rinunciare al telecomando della TV o al Joypad per i videogiochi, ma nemmeno alla fotocamera digitale. Le donne, invece, si sentono perse a pensare di dover fare a meno della bilancia per alimenti, il rasoio elettrico e l’antifurto dell’automobile.