Realizzato nel Regno Unito il motore più piccolo del mondo
In futuro potrebbe alimentare nanorobot per micro-operazioni
Ha visto la luce a Cambridge il più piccolo motore del mondo: ha le dimensioni di pochi miliardesimi di metro, è fatto di particelle d'oro, si alimenta con la luce e potrebbe diventare la base di future nanomacchine, capaci di entrare nelle cellule viventi per riparare danni e curare malattie.
I nanomotori sono stati ribattezzati Ants (formiche) e a crearli è stato Tao Ding, dell'università di Cambridge, che li ha descritti sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas).
Niente pistoni o cinghie di trasmissione: il nanomotore creato dai ricercatori britannici somiglia più a una minuscola spugna, fatta da particelle cariche di oro, che si espande e si restringe a comando muovendo dell'acqua. Quando si trova nella posizione 'rilassata', il motore si riempie di acqua, ma appena viene scaldato da una luce laser gli atomi d'oro si contraggono rapidamente espellendo l'acqua e ricevendone così una spinta. Terminata la contrazione, la 'spugna' ritorna nella posizione iniziale gonfiandosi nuovamente d'acqua.
Un meccanismo semplice, che potrebbe trovare applicazioni in un molti ambiti, dal monitoraggio ambientale, con sensori acquatici capaci di muoversi nel mare, fino a quello medico, con 'nano-navette' capaci di muoversi all'interno del corpo per “consegnare” farmaci. Come le formiche, i nanomotori Ants "producono una grande forza se paragonata al loro peso - ha spiegato Jeremy Baumberg, uno dei responsabili dello studio - e la nostra sfida adesso sarà quella di imparare a controllarla per ottenere delle applicazioni".