Per tutti gli isotopi! L’Enea entra nell’alleanza europea per i piccoli reattori
Si rafforza in Europa la collaborazione tra ricerca e industria per promuovere lo sviluppo del nucleare sostenibile
L’Enea è entrata nell’Alleanza industriale europea sui piccoli reattori modulari Smr e fa il suo ingresso anche al vertice del network europeo Snetp sulle tecnologie per il nucleare sostenibile, che promuove sicurezza, affidabilità ed efficienza del nucleare civile. Focus dell’Alleanza Smr è favorire e coordinare la cooperazione dell’industria europea nella realizzazione di piccoli reattori modulari per contribuire a decarbonizzare il sistema energetico europeo e raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, in linea con la strategia Repower-EU.
Gli obiettivi dell’alleanza
In questo contesto, Enea, attraverso il dipartimento nucleare, prenderà parte ai technical working group su Smr e advanced modular reactor raffreddati al piombo liquido (amr-lfr), occupandosi di aspetti finanziari, catena di approvvigionamento, gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile esaurito, ricerca e innovazione, sviluppo e formazione, sicurezza e salvaguardie. Enea sarà parte attiva anche dei gruppi più operativi composti da progettisti e aziende già direttamente coinvolte in progetti ammissibili per implementare tecnologie Smr e amr-lfr dal 2030.
Le attività Enea, con il supporto della partecipata Siet di cui Enea ha la presidenza, dell’industria nazionale, come Ansaldo Nucleare e Newcleo, e le università del consorzio Cirten per la ricerca tecnologica nucleare, riguarderanno servizi di ricerca e sviluppo e validazione sperimentale di sistemi e componenti nucleari per Smr refrigerati ad acqua ma anche a piombo (lfr - gen. iv), questi ultimi basati su tecnologia Enea. “Come emerge da diversi documenti di indirizzo della Ue, gli Smr possono contribuire a ridurre del 90% le emissioni di carbonio entro il 2040 e, allo stesso tempo, aumentare l’autonomia strategica e la resilienza dell’Ue”, ha sottolineato Alessandro Dodaro, direttore del dipartimento nucleare dell’Enea. “In questo contesto è importante garantire il rispetto dei più elevati standard ambientali, di sicurezza e dei diritti sociali e del lavoro, promuovere occupazione e competitività, coinvolgere tutti gli stakeholders, fino alla società civile, e l’Alleanza va in questa direzione, in stretta collaborazione con Euratom, Jrc e con organismi di rilievo internazionale quali Iaea e Nea”.
La Piattaforma Snetp
Nella stessa direzione opera anche la Piattaforma Snetp, alla quale Enea partecipa insieme ad oltre 120 membri di 26 diversi paesi per implementare nuove strategie di ricerca e sviluppo e realizzare soluzioni innovative e sostenibili per l’utilizzo del nucleare. “La nostra presenza nel governing board di Snetp e nella Smr Alliance permette all’Italia di stabilire un filo diretto tra la piattaforma nazionale per il nucleare sostenibile (pnns) del ministero dell’Ambiente e la partecipazione italiana a progetti e iniziative europee”, dichiara Mariano Tarantino, responsabile della divisione Enea di sistemi nucleari per l’energia. “Quello del nucleare è un settore che ci vede leader nello sviluppo tecnologico, analisi di sicurezza e validazione sperimentale di sistemi e componenti di Smr refrigerati ad acqua, ma anche nella filiera europea sui reattori veloci refrigerati a piombo, grazie alle infrastrutture sperimentali del Centro Enea di Brasimone e le capacità progettuali presenti nel Centro Enea di Bologna, riferimenti europei e internazionali per questa tecnologia”.