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Lo ha detto l’ad di Acea Donnarumma, che ha parlato di un approvvigionamento quotidiano molto ridott,o nonostante gli interventi

Acea sta irrogando regolarmente acqua alla città di Roma, dopo gli interventi "messi a segno nel terzo trimestre, che è stato caratterizzato dalla grave emergenza idrica; ma l'emergenza non è finita, perché non sta piovendo". L’amministratore delegato di Acea, Stefano Donnarumma, rivolgendosi agli analisti durante una conference call ha spiegato che "tra metà luglio e fine agosto Acea ha ispezionato tutta la rete idrica della città (5.400 km) e realizzato circa 2.300 interventi, e questi interventi contro perdite e prelievi sono continuati a settembre. Ma in condizioni normali l'approvvigionamento di Roma è di 17 mc/secondo ed oggi la disponibilità, senza piogge, è di 2,4 mc/sec in meno. Acea sta assicurando la continuità del servizio, ma l'emergenza non è finita".
Donnarumma ha sottolineato come anche nel mese di ottobre sia continuata l'eccezionale siccità, anomala, che si è registrata dai primi mesi di quest'anno con una forte diminuzione della disponibilità di acqua potabile. L'ad ha tenuto a precisare che “dopo una prima ispezione su tutti i 5.400 km della rete idrica, stiamo effettuando un secondo passaggio ed abbiamo già raggiunto circa 2.500 km con oltre 4mila interventi eseguiti che hanno permesso il recupero di oltre 2.300 litri di acqua al secondo, in modo da compensare la diminuita disponibilità.
Conti in calo nel terzo trimestre - Acea chiude il terzo trimestre con un risultato di gruppo di 49 milioni, in calo di 2 milioni rispetto allo stesso trimestre 2016. L'Ebitda cresce a 212 milioni (+5%) e i ricavi consolidati a 665 milioni da 661 milioni. Il risultato netto dei nove mesi è di 153 milioni, in calo del 24%, l'ebitda cala del 3% a 626 milioni e i ricavi consolidati sorpassano il tetto dei 2 miliardi (2.038 milioni(-1%).