L’acqua è pubblica – La giunta siciliana approva il disegno di legge
Il governo Crocetta ha dato il via libera al ddl che definisce la nuova disciplina in materia di risorse idriche alla luce dei referendum. Verrà ora valutata la convenzione del 2004 con Sicilia Acque
Come previsto dalla legge regionale 2/2013, il governo della Sicilia guidato da Rosario Crocetta ha approvato il disegno di legge che definisce la nuova disciplina in materia di risorse idriche. Il ddl tiene conto degli esiti dei referendum popolari in materia e del mutato quadro normativo statale, riconoscendo l’acqua come “diritto fondamentale dell’uomo e bene pubblico primario”. Lo si apprende dall’agenzia Asca.
La regione ha anche istituito l’autorità di regolazione del servizio idrico integrato presso il dipartimento del settore acque e rifiuti; obiettivo: lo svolgimento delle funzioni di programmazione, pianificazione, organizzazione, vigilanza e controllo sul servizio.
Il ddl in particolare prevede la delimitazione dell’intero territorio regionale come ambito unico, l’istituzione di sub ambiti delineati sulla base dei bacini idrografici per i quali si procederà all’affidamento del servizio nel rispetto della nuova normativa statale e comunitaria (fermo restando la possibilità per i comuni, in forma singola o associata, della gestione delle reti inerenti i servizi locali) e, appunto, l’istituzione dell’autorità. Quest’ultima dovrà anche valutare la sussistenza di presupposti per l’eventuale revoca degli affidamenti esistenti.
Infine, sulla base del principio della proprietà pubblica dell’acqua, verrà valutata la convenzione stipulata nell’anno 2004 dalla regione con Sicilia Acque.