Asm Pavia, spariti 1,6 milioni di euro, sospeso il direttore generale
Alcuni dipendenti di Asm si sono accorti di note di credito anomale liquidate con assegni postali e bonifici al Comune
Asm Pavia, azienda municipale che gestisce, tra l’altro, i servizi di erogazione del gas e dell’acqua e la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani, ha presentato un esposto alla Procura di Pavia dopo aver appurato un ammanco di 1,6 milioni di euro nei propri conti. A darne conferma sono stati, nel corso di una conferenza stampa svoltasi in Comune, Massimo Depaoli, sindaco di Pavia, e Duccio Bianchi, presidente del consiglio di amministrazione di Asm Pavia.
Anomalie nelle note di credito - Durante una perizia sul valore del comparto della gestione calore, per valutare una possibile futura cessione del ramo aziendale, alcuni dipendenti di Asm si sono accorti di note di credito anomale liquidate con assegni postali e bonifici al Comune di Pavia. Ma il conto corrente al quale tali assegni e bonifici sono indirizzati non risulta appartenente alla titolarità del Comune. Così come non risulta che l’ente comunale dovesse ricevere 1,6 milioni di euro. Tredici, in tutto, gli assegni e i bonifici, emessi tra il 2011 e il dicembre 2014. La scoperta del fatto risale al 24 settembre, l’esposto alla Procura - firmato dal direttore generale di Asm Pavia, Claudio Tedesi, e dal presidente di Asm Lavori, Marcello Rainò - al 6 ottobre. La Procura ha aperto un fascicolo, per il momento a carico di ignoti, per falso, truffa, appropriazione indebita e peculato. Le indagini sono state affidate alla Guardia di finanza.
A pochi giorni dall’annuncio, per motivi ancora non resi noti, il Cda della società ha sospeso il direttore generale dall’incarico. Il sindaco di Pavia ha annunciato che il Comune si costituirà come parte lesa in un eventuale processo.