Calano i consumi d’acqua. Ma ne preleviamo ancora 175 litri a testa al giorno
L’anno scorso la quota pro capite era di 206 litri. I comuni con la più alta richiesta sono Lodi e Catania. Lo riferisce il rapporto dell’Istat “Noi Italia”
Per il decimo anno consecutivo si riducono i consumi domestici di acqua potabile. Nei comuni capoluogo il consumo di acqua potabile nel 2011 è in media pari a 175,4 litri (64 metri cubi) per abitante al giorno. Lo afferma l’Istat nel rapporto “Noi Italia. Cento statistiche per capire il paese in cui viviamo”.
Secondo lo studio, il calo rispetto all’anno precedente, pari al 3,7%, conferma “la costante riduzione dei consumi dovuta alla maggiore attenzione dei cittadini nell’utilizzo della risorsa idrica”. Nel lungo periodo la contrazione è stata di poco inferiore al 15%: era 206,1 litri per abitante al giorno nel 2002. Nei comuni capoluogo di provincia il consumo di acqua potabile fatturata per uso domestico ammonta a 1,16 miliardi di metri cubi (meno 3,4% rispetto al 2010) e il 15,5% dei capoluoghi consuma tra i 200 e i 240 litri di acqua potabile per abitante al giorno; circa la metà tra i 150 e i 200 litri; e il 34,5% tra 100 e i 150.
Solo Agrigento ha consumi giornalieri inferiori ai cento litri pro capite (96,2), a causa anche delle interruzioni nella distribuzione dell’acqua. Lo stesso avviene in alcuni capoluoghi sulle isole.
Tra i 18 comuni con i consumi pro capite più elevati, in testa si piazzano Lodi e Catania, rispettivamente con circa 240 e 230 litri al giorno. Tra i grandi centri, i consumi giornalieri di acqua potabile superano i 200 litri a Milano, Torino, Roma, Catania e Messina. Negli altri grandi comuni la tendenza è verso la diminuzione, soprattutto a Firenze (-10,7%) e Genova (-6,5%).