Cingolani, nel PNRR i fondi per assicurare la tracciabilità dei rifiuti
Il ministro ha risposto a un'interrogazione sul tema della tracciabilità dei rifiuti e sull’assenza di un efficace sistema sanzionatorio
“Nel PNRR ci sono risorse che serviranno ad ammodernare il ciclo dei rifiuti in Italia e ad assicurarne una completa tracciabilità". Lo ha dichiarato nel corso del question time alla Camera il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani.
La questione sanzioni
Il ministro ha risposto così a un'interrogazione che sollevava dubbi sulla mancata tracciabilità dei rifiuti e sull'assenza del tema di un efficace sistema sanzionatorio, sostenendo che "la normativa nazionale ha garantito una tracciabilità capillare dei rifiuti attraverso la parte IV del decreto legislativo 6 del 2006". Riguardo alle sanzioni, il ministro ha aggiunto che "il sistema ha introdotto diverse ipotesi di illecito, introducendo idonee sanzioni sia amministrative che penali".
Registro elettronico
"è in via di definizione, inoltre, il registro elettronico dei rifiuti, che prevede l'interoperabilità tra sistemi diversi. La sua implementazione richiede tempo, ma consentirà di fornire dati puntuali e qualificati sui rifiuti e sui relativi controlli. Tra le caratteristiche del Registro elettronico nazionale (Ren), la digitalizzazione dei dati ambientali e di quelli di carico e scarico dei rifiuti. E stiamo definendo un prototipo di registro elettronico per la tracciabilità che, una volta messo a punto, consentirà di ricostruire il percorso di quei 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti che attualmente vengono trattati fuori dalle loro regioni d'origine".