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​Commissione rifiuti: sulla tariffa puntuale l’obiettivo è lontano

where Roma when Gio, 15/02/2018 who redazione

Nella relazione della Commissione guidata da Chiara Braga si fa riferimento ad un sistema di misurazione che la tecnologia odierna riuscirebbe a garantire anche a costi sostenuti

chiarabragacommissionerifiuti.jpgL'obiettivo di applicare il principio "chi inquina paga" nella determinazione della tassa sui rifiuti non è stato ancora raggiunto. È quanto emerge dalla relazione sull'applicazione e la riscossione della tassa sui rifiuti (Tari) approvata dalla commissione Ecomafie e presentata nel corso di una conferenza stampa dalla presidente Chiara Braga.

Per la commissione, che ha basato l'indagine sull'acquisizione di dati dai capoluoghi di provincia, è quindi "auspicabile la definitiva adozione, da parte delle amministrazioni locali, di un sistema di misurazione puntuale che, tra l'altro, la tecnologia odierna riesce a garantire anche a costi sostenuti: si potrebbe così giungere alla pesatura ed alla tracciabilità dei rifiuti in maniera rigorosa, con l'esatta attribuzione delle precise quantità alle rispettive utenze".

Un'altra criticità messa in evidenza dalla relazione riguarda il ricorso indiscriminato da parte di alcune attività produttive all'assimilazione dei rifiuti speciali prodotti a rifiuti urbani, con la conseguenza di far finire il costo della loro gestione in capo al pubblico, e di rimando, sulla Tari. Per la commissione, dunque, "è necessario veder approvato quanto prima il decreto sulla determinazione dei criteri qualitativi e quantitativi per l'assimilazione ai rifiuti urbani dei rifiuti speciali non pericolosi, allo stato in corso di predisposizione da parte del ministero dell'Ambiente, d'intesa con quello dello Sviluppo economico".

Un cenno, tra le altre cose, è stato fatto anche sul recente caso che investito diversi Comuni italiani nel calcolo della tariffa, a causa di una duplicazione del calcolo della parte variabile della Tari che è stata erroneamente applicata sia agli immobili che alle relative pertinenze, come box o cantine. Sul punto, la commissione evidenzia come l'episodio lasci aperto il dibattito "sulla diversa interpretazione che i distinti regolamenti comunali hanno dato alle pertinenze immobiliare". La presidente Braga nel corso della conferenza stampa ha sottolineato come la commissione "non abbia approfondito l'aspetto politico dei rimborsi da parte dei Comuni".

Per la presidente della commissione "vi è infine un rapporto stretto tra mancati introiti e la ridotta efficienza dei servizi: vi è senza dubbio una componente sociale, ma c’è anche un aspetto che incrocia sicuramente la questione dei controlli e delle procedure di recupero coatto". Da questo punto di vista, la relazione rileva come "i meccanismi di controllo e le procedure coattive di riscossione appaiono sicuramente migliorabili: i risultati negativi in termini di incasso inducono ad una attenta riflessione sulla revisione delle tecniche di fidelizzazione al pagamento da parte dell'utenza, evidentemente supportata da un innalzamento degli standard qualitativi del servizio reso".

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