Confservizi: sospendere l’efficacia del testo unico partecipate, in attesa di norme certe
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale le imprese di servizi pubblici lanciano l'allarme sui possibili ricorsi e sulle conseguenze economiche di processi che potrebbero essere annullati
"Provvedere con urgenza, nelle more della individuazione e conseguente adozione delle misure correttive ritenute opportune, ad una sospensione dell'efficacia dell'intero D. Lgs. 175/2016, il Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica". È la richiesta che Confservizi - la Confederazione che riunisce Asstra e Utilitalia, le Associazioni degli operatori acqua, gas, energia elettrica, igiene ambientale, trasporti locali - rivolge al Governo in una lettera inviata al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e al ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia in relazione agli effetti della sentenza della Corte Costituzionale (n. 251 del 2016) con la quale viene dichiarata l'illegittimità di alcune norme contenute nella legge delega Madia.
“In considerazione della necessità per il Governo di individuare, auspicabilmente in tempi brevi, le soluzioni correttive atte a rendere le disposizioni del D. Lgs. 175/2016 coerenti con la pronuncia della Corte Costituzionale - spiega Confservizi nella lettera - la Confederazione ritiene indispensabile che le società destinatarie della disciplina in questione vengano messe nelle condizioni di poter operare con un quadro normativo, peraltro di estrema rilevanza per le attività svolte, caratterizzato da certezza e stabilità".
La sospensione dell'efficacia del provvedimento - ad avviso della Confederazione - rappresenterebbe un risparmio di risorse umane ed economiche e scongiurerebbe il rischio di ulteriori ricorsi, anche in via incidentale.
Entro breve infatti le società pubbliche e gli enti soci, sarebbero chiamati ad una serie di adempimenti (es. modifiche statutarie entro il 31 dicembre 2016, Piani Straordinari di Razionalizzazione entro il 31 marzo 2017) che potrebbero essere oggetto di interventi correttivi.
Infine, Confservizi auspica che il Governo si adoperi per salvaguardare gli elementi di positività contenuti nel quadro complessivo della riforma, come la regolazione del settore industriale dei rifiuti urbani e le norme di riparto delle risorse del trasporto pubblico.