Discariche: Tar conferma nessuna rivalsa sugli enti locali per multa Ue
Con nove sentenze, i giudici amministrativi hanno accolto altrettanti ricorsi proposti dalla Regione Lazio e da diversi Comuni
Il Tar del Lazio conferma: nessuna azione di rivalsa dovrà essere esperita dallo Stato su Regioni e Comuni dopo la condanna milionaria (40 mln di euro più una penalità di 42,8 mln per ogni semestre di ritardo) inflitta al nostro Paese dalla Corte Ue per non esserci adeguati alla direttiva rifiuti sulle discariche 'abusive' situate nel territorio italiano.
Con nove sentenze, i giudici amministrativi hanno accolto altrettanti ricorsi proposti dalla Regione Lazio e dai Comuni di Ascoli Piceno, Falvaterra, Mompeo, Arpino, Monte San Giovanni Campani, Campoli Appennino, Trevi nel Lazio e Vignanello. Sentenze, queste, che ricalcano quelle già pronunciate nel marzo scorso su altri ricorsi proposti, tra l'altro, anche dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Il Tar ha ritenuto, nel merito, il ricorso fondato, non ritenendo esistente "alcun motivo per discostarsi da quanto già posto in rilievo dalla Sezione in relazione a controversie analoghe". "La norma di legge - è scritto nelle sentenze - richiede espressamente che lo Stato individui i responsabili della violazione al fine di procedere legittimamente all'azione di rivalsa".