Hera approva piano industriale al 2024. Al centro ambiente e innovazione
Previsti investimenti in crescita, per circa 3,2 miliardi di euro, in media di 640 milioni all'anno. Cedola 2020 confermata a 10,5 cent, mol sfiora 1,12 miliardi
Hera ha approvato il piano industriale al 2024 che alla luce del preconsuntivo 2020, è superiore alle attese con un margine operativo lordo vicino a 1,12 miliardi (+3%) e investimenti stabili a 540 milioni. E' quanto riferisce una nota della multiutility bolognese, che evidenzia come il nuovo business plan preveda investimenti e azioni per la transizione energetica verso la carbon neutrality e ambientale verso l'economia circolare, nonché per l'evoluzione tecnologica, in linea con le strategie europee e gli obiettivi dell'Agenda Onu 2030. Più nel dettaglio si stima un margine operativo lordo al 2024 pari a 1,3 miliardi di euro, investimenti per circa 3,2 miliardi di euro (di cui 280 milioni per la possibile M&A), un rapporto debito/mol in calo a 2,8 volte (dal 2,9 di fine 2020) e un dividendo in ulteriore crescita fino a 12,5 centesimi per azione nel 2024 (confermato quello di competenza 2020 a 10,5 cent per azione). Per i clienti energy, l'obiettivo è arrivare a quota 4 milioni, sempre nel 2024, contro i 3,5 milioni attuali.
La strategia al 2024 di Hera
La strategia sarà basata su tre dimensioni: ambientale, socio-economica e innovazione. Inoltre, l'88% della crescita del Mol sarà in linea con gli obiettivi del “Next generation EU”, a fronte di un valore condiviso a 648 milioni al 2024. Il nuovo piano - aggiunge la nota - rafforza ulteriormente l'attenzione del gruppo alla generazione di valore per i propri azionisti, che possono contare su ritorni sui capitali investiti nettamente superiori al costo medio ponderato dei capitali stessi e su una politica dei dividendi solida e trasparente, il cui pagamento è stato pienamente confermato nel 2020, nonostante il periodo di difficoltà del Paese. Il ritmo di crescita dei dividendi al 2024 sarà infatti in linea con quello già previsto nel precedente Piano, con un incremento di 0,5 centesimi per azione ogni anno. Il dividendo di competenza del 2020, previsto a 10,5 centesimi per azione, aumentera' fino a raggiungere i 12,5 centesimi del 2024 (+25% rispetto all'ultimo dividendo pagato). Previsti investimenti in crescita, per circa 3,2 miliardi di euro, in media di 640 milioni all'anno: un volume significativamente superiore (circa +40%) rispetto alla media dell'ultimo quinquennio. In particolare, sono previsti in aumento gli impieghi per lo sviluppo organico, per 2,9 miliardi, 400 milioni in più rispetto alla precedente pianificazione, con un impegno proporzionale alla presenza di Hera sul territorio e alle caratteristiche delle filiere.
Acquisizioni e marginalità
Alle attività di M&A e alle gare per i servizi regolati verranno destinati circa 280 milioni. Qui, secondo la multiutility, lo opportunità sono dettate dal consolidamento di mercati ancora troppo frammentati, alle gare per il rinnovo dei servizi in concessione, fino all'ulteriore liberalizzazione della vendita di energia elettrica con la fine della maggior tutela. Oltre il 40% della marginalità dal 2024 deriverà dalla filiera reti, che include i servizi di distribuzione elettrica e gas, il ciclo idrico e il teleriscaldamento: il mol atteso al 2024 è di 532 milioni, in crescita sui 480 milioni del 2019, a fronte di investimenti per 2,1 miliardi. La marginalità del settore energy, dove vanno ancora estratte sinergie dalla jv con Ascopiave, è stimata a 403 milioni mentre si prevede in crescita anche il mol della filiera ambiente - in cui Hera “punta a consolidare la leadership nazionale” - che passerà dai 264 milioni del 2019 ai 320 del 2024, con una previsione di investimenti per 694 milioni tra il 2020 e il 2024.