Iren, Peveraro: dopo lo stop di Genova su Amiu non sappiamo cosa accadrà
Forti dubbi sul futuro dell’acquisizione dell’azienda di igiene urbana di Genova da parte della multiutility del Nord Ovest
“Avendo sospeso il Comune di Genova l’approvazione di quella che era un’ipotesi di aggregazione di Amiu con il gruppo Iren, al momento non ci è noto quale potranno essere gli sviluppi”. Lo ha detto il presidente di Iren, Paolo Peveraro, rispondendo in assemblea alle domande di alcuni azionisti sul progetto di integrazione con Amiu, società di raccolta rifiuti controllata al 100% dal Comune di Genova.
“Se l’operazione sarà praticabile – ha assicurato il numero uno della multiutility – ci darà la possibilità di fare crescere questa società, di migliorarne l’andamento economico-finanziario e integrarla in pieno nel nostro gruppo”. Al momento, però, “non siamo nelle condizioni di poter dire cosa accadrà”. Nell’attesa, assicura, questa integrazione è “in linea con quelli che sono gli obiettivi strategici del nostro Piano industriale, che nella business unit Ambiente punta allo sviluppo nei territori classici della nostra azienda: Piemonte, Liguria ed Emilia occidentale”.
“Quella con Amiu - ha detto invece l’ad di Iren Massimiliano Bianco - è un’operazione che ci interessava e ci interessa, ma è chiaro che il passare del tempo determina maggiori criticità future per l’azienda genovese”. “In questo momento - ribadisce l’ad di Iren - siamo in attesa di capire l’orientamento dell’amministrazione. È un’operazione in cui il tempo che passa non favorisce l’attuazione del piano industriale, perché, così com’è, Amiu non è in grado di affrontare gli impegni tecnici, industriali e finanziari sugli investimenti”.