Metropolitana milanese, al via la gestione diretta del depuratore di Milano San Rocco
Si occuperà della gestione e conduzione diretta dell’impianto di depurazione di Milano San Rocco andando a completare le attività previsto nel Servizio Idrico Integrato
Metropolitana Milanese Spa si occuperà della gestione e conduzione diretta dell’impianto di depurazione di Milano San Rocco andando a completare le attività previsto nel Servizio Idrico Integrato che coprono l’intero ciclo delle acque della città di Milano dalla captazione in falda alla restituzione all’ambiente della risorsa idrica per il successivo riutilizzo in agricoltura.
“Da domani una delle principali azioni strategiche previste nel Piano Industriale di MM 2014/18 – afferma Davide Corritore, presidente di MM - è pienamente realizzata. Con questa operazione di gestione diretta del depuratore di Milano San Rocco completiamo l’intero ciclo del servizio idrico integrato che va dalla captazione della risorsa idrica alla restituzione all’ambiente”.
“Al fine di garantire la massima affidabilità abbiamo assunto nel nostro organico il personale altamente qualificato di 29 risorse che si è occupato della gestione dell’impianto dalla fase di avviamento nel 2004 ad oggi”, ha aggiunto Stefano Cetti, direttore generale di MM.
Il depuratore di Milano San Rocco ha una potenzialità di trattamento di oltre un milione di abitanti ed è a servizio dell’area più estesa (101 km2) della fognatura di Milano coincidente con la parte occidentale della città. Presso il depuratore confluiranno inoltre le acque reflue prodotte da Expo 2015, a tal proposito nel corso del 2013 l’impianto di depurazione è stato oggetto di un adeguamento tecnologico finalizzato all’inserimento delle più moderne tecnologie per il trattamento delle sostanze inquinanti.
Il ciclo depurativo adottato consente di trattare tutti gli inquinanti, previsti dalla normativa, presenti nelle acque di fognatura: dalla bottiglia di plastica ai microorganismi potenzialmente patogeni per la salute della popolazione. Grazie ad un ulteriore affinamento finale delle acque depurate l’impianto produce acqua adatta al riutilizzo per usi agricoli a servizio di una vasta area (circa 8.000 ettari) a sud ovest di Milano mantenendo, nel solco della tradizione, le buone pratiche gestionali che sin dal medioevo prevedevano sul territorio di Milano la valorizzazione delle acque di risulta provenienti dalla città nei campi a “marcita” ideati e gestiti dai monaci cistercensi. L’impianto di depurazione di San Rocco persegue la sostenibilità anche nella gestione dei prodotti di risulta come i fanghi di depurazione che, previo essiccamento termico, vengono riutilizzati nell’industria cementiera per la produzione del clinker o in agricoltura previo compostaggio.