Piano rifiuti dell’Abruzzo: no agli inceneritori, soluzione temporanea in Molise
Un decreto accoglie la proposta della Regione di utilizzare temporaneamente un impianto in Molise
“I nuovi indirizzi politico-programmatici dettati dal nuovo esecutivo regionale per il comparto ambientale interessato non contemplano la realizzazione di un impianto di incenerimento con recupero energetico a chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti urbani. Pertanto, la scelta della Regione Abruzzo è chiara e netta: No agli inceneritori”. Così in una nota il sottosegretario con delega all'Ambiente della Regione Abruzzo, Mario Mazzocca, interviene sulle polemiche sollevate a proposito dello smaltimento dei rifiuti, chiarendo che “la Regione è interessata dalla Procedura di infrazione 2015/2165 per il mancato adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr) nei termini di sei anni previsti dalla normativa comunitaria (articolo 30 Direttiva 2008/98/UE9)”.
Affrontare l’emergenza - “Ci siamo trovati - prosegue Mazzocca - a fare i conti con l'ennesima eredità di segno negativo della Giunta Chiodi. Di fronte a questa situazione dobbiamo gestire una fase di emergenza che ci impone di collocare, in fase transitoria, una quota di rifiuti non altrimenti riciclabili, per i quali è necessario prospettare al ministero dell'Ambiente soluzioni alternative alla proposta di realizzare un impianto di incenerimento in Abruzzo, pena l'imposizione di scelte che potrebbero essere calate all'alto. Dunque, da parte nostra, non vi è stato alcun voltafaccia. La nostra posizione, inizialmente di deciso dissenso, proprio in virtù delle aperture effettuate dal ministro dell'ambiente Galletti relative ad elementi di sostanza (riconoscimento della valenza delle pianificazioni regionali e possibilità di stipulare accordi interregionali), è stata generata nell'esclusivo interesse della comunità, oltre che a suo beneficio, nonché improntata a criteri di sano realismo.
Soluzione tampone in Molise - Con il Molise abbiamo ragionato su di una proposta condivisa inerente la possibilità di utilizzare l'attuale capacità dell'impianto già da tempo attivo e funzionante, in Molise, per l'accoglimento delle idonee e necessarie frazioni di rifiuto di entrambe le regioni. Siamo consci, dobbiamo tornare a sottolinearlo, che si tratta di una soluzione ‘tampone’, estremamente limitata nel tempo e che non potrà prescindere dalla messa in atto delle attività da noi programmate, volte alla creazione di un sistema di reale 'economia circolare' e finalizzate a contenere al massimo la produzione di rifiuti.
Verso l’economia circolare – “È dunque giusto - conclude Mazzocca - sostenere, nel nostro caso, che l'incenerimento possa essere una soluzione, seppur temporanea, connotata di un alto livello di realismo oltre che attualmente quanto meno opportuna per la nostra Regione. Ecco perché abbiamo manifestato il nostro apprezzamento per la possibilità di adottare una soluzione temporanea che ci consentirà di procedere speditamente verso la creazione di un'economia circolare anche in Abruzzo, puntando decisamente su differenziazione spinta, compostaggio, riciclo; in definitiva, mettendo in atto tutte quelle attività finalizzate a contenere al massimo la produzione di rifiuti”.