La ricerca: chioschi dell’acqua di qualità per il 53% degli italiani
Il 53,5% degli italiani conosce l’esistenza dei chioschi dell’acqua. Sono centinaia, infatti, le amministrazioni locali che offrono ai cittadini l’erogazione di acqua potabile trattata, refrigerata e gasata. Il vantaggio economico per il pubblico è uno dei principali pregi del servizio, che quasi sempre gratuito o, in alcuni casi, si paga un costo irrisorio (5 centesimi di euro per l’acqua refrigerata o gasata).
I dati emergono dalla ricerca Cra-Nielsen 2012 pubblicata da Aqua Italia, l’associazione di Anima-Confindustria delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie. Più nel dettaglio, il 16,4% degli intervistati vive in un comune che possiede un chiosco dell’acqua e il 37% in una località che non lo possiede ma, se fosse proposta l’iniziativa, aderirebbe di certo.
Il fenomeno, in sostanza, ha riportato in auge le fontane pubbliche negli ambienti urbani. E l’acqua erogata, assicura l’associazione, è buona, sicura e controllata: le strutture hanno dei sistemi di disinfezione che garantiscono la qualità al punto d’uso. “Si tratta, quindi, di acqua a chilometro zero – dicono i ricercatori – che evita l’inquinamento atmosferico dovuto alla produzione, al trasporto e allo smaltimento delle bottiglie di plastica. A titolo di esempio, valutando il prelievo annuo di 300mila litri da un chiosco si ottiene un risparmio di 200mila bottiglie in pet e 1.380 chilogrammi di CO2.
Aqua Italia e Federutility hanno pubblicato due edizioni del “Manuale operativo dei chioschi dell’acqua” che analizza nel dettaglio le caratteristiche di queste strutture, la gestione e i costi oltre ad alcuni esempi applicativi.