Utilities

Il presidente della Regione Toscana lo ha detto a chiusura del dibattito su una proposta di legge per la riorganizzazione della governance del servizio dei rifiuti

Prevedere un osservatorio per valutare cosa fanno le aziende del servizio dei rifiuti. È quanto sottolineato in Consiglio regionale dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a chiusura del dibattito su un’informativa della Giunta, preliminare a una proposta legge per la riorganizzazione della governance del servizio dei rifiuti, con la previsione di creare un ambito ottimale unico, al posto dei tre attuali, e un'Autorità in materia a livello regionale. La proposta giunge anche alla luce dell'inchiesta per corruzione che riguarda la gara per l'Ato dei rifiuti Toscana sud. Ad illustrare l'informativa in aula è stato l'assessore all'ambiente Federica Fratoni.

Secondo Rossi, occorre “dotarsi di uno strumento di valutazione ancor più penetrante sulle direttive presenti nei piani per i rifiuti. Un osservatorio sarebbe uno strumento utile, perché dobbiamo sapere se il costo che il cittadino paga è congruo rispetto al servizio che riceve. Questo potremmo farlo attraverso un osservatorio che preveda un set di indicatori”.
“Anche l'Ato regionale - ha aggiunto - è uno strumento che offriamo ai Comuni per ridurre gli impianti di smaltimento sui territori, perché anche io sono convinto di procedere sulla strada della raccolta differenziata, ma con troppi impianti questa non cresce”. Per Rossi questi strumenti e la futura legge sono necessari, perché “l'Ato da solo non basta come strumento di controllo del contratto di servizio, in quanto questo non si assume il punto di vista del cittadino”.