Semestrale Hera: utile boom a 172,9 mln (+115%), ricavi +5,7%
Il consiglio di amministrazione approva un aumento di capitale da 80 milione di euro
Hera ha chiuso i primi 6 mesi dell'esercizio con un utile netto consolidato di 172,9 milioni di euro, con un rialzo del 115,3% sull'analogo dato 2012. Lo si legge in una nota in cui vengono evidenziati ricavi in risalita del 5,7% a 2,42 miliardi di euro e un margine operativo lordo cresciuto del 24,5% a 445,3 milioni. Il consiglio del gruppo bolognese ha poi deliberato un aumento di capitale da 80 milioni di euro, la cui offerta sarà avviata successivamente alla scadenza di un prestito convertibile da 140 milioni di euro il prossimo 1° ottobre. “L'aumento di capitale - si legge nella nota - si inserisce nel piano di rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria del gruppo, nonché per sostenere gli esborsi finanziari, diretti ed indiretti, che potranno derivare dalla realizzazione dell'ulteriore sviluppo o da altre operazioni utili a consolidare il posizionamento strategico del Gruppo Hera e le relative prospettive reddituali”. I risultati semestrali, spiega la società, includono il contributo di AcegasAps, inclusa nel gruppo a partire dal gennaio 2013. Il percorso di integrazione operativa, dopo l'opa e il delisting dello scorso maggio, “sta speditamente e positivamente procedendo, anche grazie al nuovo assetto organizzativo”. Il miglioramento dei numeri di Hera è però imputabile “non solo al consolidamento della multiutility di Padova e Trieste, ma anche alla crescita organica messa a segno all'interno del perimetro Hera in tutte le aree di attività presidiate”. “I risultati positivi - ha commentato il presidente Tomaso Tommasi di Vignano - hanno quindi sostenuto una politica stabile di dividendo anche quest'anno nonostante la perdurante negatività del quadro generale”.