Sicilia, l’assessore: sull’acqua la regione è finalmente al passo con il resto d'Italia
Così l'assessore all'Energia Vania Contrafatto a margine della presentazione di Watec Italy
“La Sicilia sconta enormi ritardi nel servizio idrico. È solo con il 2015 che siamo riusciti a dotarci di una legge sul servizio idrico integrato e con il 2016 che siamo riusciti a fare il Piano di aggiornamento del distretto idrografico. Erano passi necessari, che dovevano essere fatti e su cui c'era grande ritardo: l'ultimo strumento di pianificazione in materia di acqua era del 2010. In meno di un anno, noi siamo riusciti ad aggiornare un piano che era fermo da un quinquennio”. Così l'assessore all'Energia Vania Contrafatto a margine della presentazione dell'edizione 2017 di Watec Italy, la mostra convegno internazionale dedicata alla gestione e alla salvaguardia della risorsa idrica che si terrà a Palermo, dal 21 al 23 giugno dell'anno prossimo.
L'assessore ha sottolineato il fatto che “si siano poste in essere tutte quelle condizioni ex ante che consentono alla Sicilia, al pari del resto d'Italia, di accedere alle linee di finanziamento destinate dalla comunità europea. La sfida futura - ha aggiunto - è aprirsi all'innovazione, cosa che non si può fare se prima non si regolamentano tutti i conti col passato, e noi avevamo tanti conti aperti che dovevano essere chiusi”.
“Spendere bene i fondi europei, rendere indipendenti le isole minori, non inquinare le coste e dotare la Regione di una rete efficiente che faccia arrivare l'acqua nelle case con regolarità” le priorità individuate dall'assessore Contrafatto e per le quali “servono regole chiare. La Sicilia troppo spesso dimentica che, in caso di mancanza di una norma regionale che scende nel dettaglio, si applicano le leggi statali, quelle stesse che si applicano in tutta Italia ma che, varcato lo Stretto, sembra difficile far seguire”.