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Un emendamento, presentato in Commissione Bilancio e Finanze, punta a una netta separazione fra la parte rifiuti e quella servizi, con l’obiettivo di dare applicazione alla risoluzione del ministero dell’Economia. Un’altra proposta mira a consentire che la rata finale della parte rifiuti venga pagata con le medesime modalità già utilizzate per le prime rate

Due emendamenti per garantire autonomia di finanziamento al settore industriale della gestione dei rifiuti urbani rispetto ai servizi indivisibili comunali. La proposta è stata presentata dal presidente di Federambiente, Daniele Fortini, accompagnato dal direttore, Gianluca Cencia, alle commissioni Bilancio e Finanze della Camera dei deputati nel corso di un’audizione nell’ambito della conversione in legge del decreto su Imu e finanza locale.
Il primo emendamento punta a una netta separazione fra la parte rifiuti e quella servizi, con l’obiettivo di dare applicazione alla risoluzione del ministero dell’Economia che evidenzia la possibilità di richiedere la parte rifiuti anche in fasi distinte dalla maggiorazione. Il secondo mira invece a consentire che la rata finale della parte rifiuti venga pagata con le medesime modalità già utilizzate per le prime rate, lasciando che con F24 o bollettino postale si paghi solo la parte relativa ai servizi indivisibili.
Il presidente di Federambiente ha anche fatto appello al Parlamento affinché venga affrontata e risolta l’ormai annosa questione del rimborso dell’Iva sulla Tia1, sottolineando come gli oneri del contenzioso e degli eventuali rimborsi da parte delle imprese non potrebbero che ricadere l’anno successivo sulle spalle dei cittadini che pagano regolarmente.