Trimestrale Hera: ricavi per 1,6 miliardi di euro
Il nuovo Cda ha approvato i risultati economici consolidati dei primi tre mesi del 2017
Il cda del Gruppo Hera, insediato il 27 aprile, ha approvato all’unanimità i risultati economici consolidati del primo trimestre, che confermano un trend con tutti i principali valori in crescita.
Nel primo trimestre 2017 i ricavi sono stati pari a 1.585,5 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 1.235,4 milioni dell’analogo periodo del 2016. A questo risultato hanno contribuito, oltre alla variazione nell’attribuzione degli oneri generali di sistema imposta dalla normativa, le maggiori attività di trading, i maggiori ricavi regolati del servizio idrico e dell’area energia elettrica e i maggiori volumi venduti di gas determinati dall’effetto climatico.
Il margine operativo lordo passa da 278,4 milioni di euro dei primi tre mesi del 2016 ai 306,8 milioni al 31 marzo 2017, registrando una crescita di oltre 28 milioni (+10,2%). La crescita è da attribuire alle buone performance di tutte le aree del Gruppo, ma in particolare delle aree energetiche. Ai risultati hanno contribuito anche le acquisizioni effettuate nel corso del 2016.
L’utile operativo al 31 marzo 2017 è di 187,3 milioni di euro, in crescita rispetto ai 170,8 milioni dell’analogo periodo del 2016 (+9,7%). Migliora di 2,6 milioni di euro la gestione finanziaria, pari a 23,1 milioni al termine del primo trimestre, grazie al buon contributo delle società collegate e ai maggiori proventi sui clienti in salvaguardia. Alla luce di questa situazione, l’utile prima delle imposte passa dai 145,1 milioni dei primi tre mesi del 2016 ai 164,2 milioni dell’analogo periodo del 2017, evidenziando un ulteriore incremento nel tasso di crescita (+13,2%).
Utile netto per gli azionisti in crescita a circa 110 milioni di euro (+20,5%). L’utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo al 31 marzo 2017 sale a 109,9 milioni di euro, in aumento del 20,5% rispetto ai 91,2 milioni del 2016, anche per via di un sensibile miglioramento del tax rate, che passa dal 33,3% al 29,8% (grazie alla diminuzione dell’aliquota Ires, ai benefici conseguenti all’applicazione della “patent box” e del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, oltre che alle agevolazioni in materia di maxi ammortamenti).