Trimestrali, Acea: ricavi in calo e utile in crescita
I ricavi diminuiscono del 6,3% rispetto a un anno fa. Utile netto 66,9 milioni di euro (+32,5%)
Il Consiglio di Amministrazione di Acea SpA ha approvato il resoconto intermedio di Gestione al 31 marzo 2016. I ricavi - si legge in una nota - si attestano a 713,7 milioni di Euro, in calo del 6,3% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. La flessione è imputabile principalmente alla strategia di selezione della customer base dell’energia, come peraltro dimostrato dal miglioramento della qualità dei crediti. Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) consolidato passa da 177,4 milioni di Euro del primo trimestre 2015 a 207,2 milioni di Euro nel primo trimestre 2016, con un incremento del 16,8%.
La variazione è influenzata dal sensibile aumento del Margine dell’area Reti legato alla modifica regolatoria introdotta dalla delibera AEEGSI n. 654/2015, che ha eliminato il cosiddetto “regulatory lag”. Sulla base di questa modifica, il diritto del distributore al riconoscimento dei costi legati agli investimenti sorge, da un punto di vista contabile, contestualmente alla realizzazione degli investimenti stessi e all’avvio del processo di ammortamento. Ne consegue l’iscrizione di un provento non ricorrente pari complessivamente, nell’anno, a circa 90 milioni di Euro. La quota di competenza del primo trimestre è pari a 22,5 milioni di euro, di cui 19,8 milioni per investimenti realizzati in esercizi precedenti. Al netto di tale effetto, l’EBITDA aumenta del 4,1% grazie alle misure intraprese in termini di efficientamento della gestione, attraverso la reingegnerizzazione dei processi operativi.
Il Risultato Operativo (EBIT) consolidato, pari a 123,6 milioni di euro, registra un aumento del 18,7%, rispetto a 104,1 milioni di Euro del 31/3/15. Gli oneri finanziari si riducono da 29,3 milioni di Euro del 1Q 2015 a 24,8 milioni di euro nel 1Q 2016 (-15,4%). L’utile netto, dopo le attribuzioni a terzi, è pari a 66,9 milioni di euro e aumenta del 32,5% rispetto a 50,5 milioni di euro del 1Q 2015. Il tax rate passa dal 33,3% del 31/3/2015 al 32,9% al 31/3/2016. Nel primo trimestre dell’esercizio, il Gruppo ha realizzato investimenti per 97,0 milioni (72,0 milioni di euro nel 1Q 2015) che si riferiscono per l’84% ad attività regolate. Tali investimenti sono ripartiti tra: Idrico 41,7 milioni di euro; Reti 39,6 milioni di euro; Energia 11,8 milioni di Euro; Ambiente 1,6 milioni di Euro; Capogruppo 2,3 milioni di euro.
L’Indebitamento Finanziario Netto al 31 marzo 2016, pari a 2.173,9 milioni di euro, aumenta di 34,3 milioni di Euro rispetto al 31 marzo dello scorso anno e di 163,8 milioni di Euro rispetto al dato di fine 2015. La variazione è influenzata, oltre che dall’incremento degli investimenti - riferibili anche al progetto Acea 2.0 - dall’aumento del circolante, imputabile al consueto andamento stagionale e soprattutto alla modifica dei processi operativi e di pagamento conseguente alla migrazione su una nuova piattaforma informatica. L’andamento dell’indebitamento risente, inoltre, delle tempistiche di approvazione della tariffa idrica attesa entro maggio. Il picco del capitale circolante nel 1Q 2016 sarà riassorbito nel corso del secondo trimestre dell’anno.
“Credo sia significativamente rilevante il sensibile incremento degli investimenti” - ha commentato il Presidente di Acea, Catia Tomasetti - “a riprova della grande attenzione dell’Azienda al miglioramento della qualità dei servizi forniti e della volontà di continuare a creare valore per gli Azionisti e al tempo stesso della capacità di proiettarsi verso lo sviluppo duraturo del Gruppo”.
“Stiamo proseguendo nella realizzazione del Piano Strategico” ha sottolineato l’Amministratore Delegato di Acea Alberto Irace, “che prevede una focalizzazione sulla crescita interna, grazie ad un importante programma di investimenti soprattutto nelle attività regolate. Procede di pari passo lo sforzo per completare il turn-around dei sistemi operativi e realizzare un nuovo modello digitale che farà di Acea una best in class tra le utilities europee”.